Parma, Chibsah scalpita e Cassano vuole il Mondiale: due novità nel segno della continuità

Rosa da sfoltire e organico già piuttosto adeguato: il nuovo Parma a lavoro

Manca un mese al termine della sessione estiva di calciomercato e il cantiere Parma è tuttora work in progress: organico troppo vasto, dunque da sfoltire per procedere a possibili migliorie per quella che poi sarà la formazione titolare impiegata da Donadoni. Ecco un’analisi di quanto svolto ad oggi dalla società emiliana.

DIFESA – Confermato il tandem Mirante-Pavarini tra i pali, la retroguardia può contare su un Felipe in più: il brasiliano, reduce da diverse stagioni caratterizzate più da bassi che da alti, cerca il riscatto in una piazza piuttosto tranquilla quale quella di Parma. Qualora Donadoni confermasse la linea a tre proposta nella scorsa stagione, l’ex difensore di Siena e Fiorentina potrebbe impiegare il ruolo di centrale sinistro al fianco dell’intoccabile Paletta e di Benalouane. Non mancano le alternative: su tutte quella di Pedro Mendes, calciatore classe 1990 con un passato seppur breve nel Real Madrid B ed in cerca di spazio per una potenziale affermazione. L’impressione è quella che il tecnico possa puntare su una difesa già collaudata – che ha fatto bene a tratti nella scorsa stagione – cercando di migliorarla strada facendo e magari implementarla con l’apporto dei nuovi arrivi.

CENTROCAMPO – Confermato in blocco il quintetto che più degli altri è sceso in campo nella passata stagione: Biabiany e Gobbi sui lati, al centro c’è affollamento con i vari Valdes, Parolo, Galloppa (ennesimo infortunio ai legamenti, si teme un lungo stop), Morrone, Marchionni, il ritorno di Acquah e gli innesti di Munari e Chibsah. Il reparto è decisamente completo: alla qualità in regia di Valdes si aggiunge il dinamismo di una pedina dal valore garantito quale Parolo e la corsa dei vari Morrone, Acquah o Chisbah. E’ proprio quest’ultimo, a meno di ulteriori sviluppi di calciomercato, la novità più intrigante del pacchetto mediano di Roberto Donadoni: reduce da un campionato cadetto vissuto da protagonista con la maglia del Sassuolo, il centrocampista classe 1993 scalpita per ritagliarsi un posto nella formazione titolare e dunque confermare il suo valore anche nella massima serie. Il ghanese è un profilo che abbina corsa e continuità nella fase d’interdizione con un discreto dinamismo in fase d’inserimento e conclusioni dalla distanza. Non mancano le alternative sugli esterni, con Rosi – in crescita nella passata stagione – sulla corsia destra e Mesbah sul versante mancino.

ATTACCO – La rivoluzione è avvenuta nel parco giocatori offensivo: via Belfodil, dentro Cassano. Strade inverse per i due calciatori, con il giovane attaccante franco-algerino che si è trasferito alla corte di Walter Mazzarri ed Antonio Cassano – dopo l’ennesima turbolenta esperienza della sua carriera – che si accasa a Parma alla corte di quel Donadoni che già si era affidato a lui in occasione dell’Europeo del 2008 quando era alla guida della nazionale italiana. Riuscirà Cassano a trovare gli stimoli giusti per incidere nel suo nuovo club ed inseguire il sogno sempre svanito della convocazione in un campionato mondiale? La motivazione c’è ed è forte, da valutare quanto il calciatore riesca a restare concentrato sulle vicende del campo per non avere poi rimpianti. A giovarne sarebbe in primis il Parma ed i suoi tifosi che sperano di trovare un idolo al quale aggrapparsi.