La curiosa parabola di Andrea Raggi: dalle stalle alle stelle - Calcio News 24
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2013

La curiosa parabola di Andrea Raggi: dalle stalle alle stelle

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Lasciato libero dal Bologna al termine della stagione 2011-2012, si è accasato al Monaco quando ancora militava in Ligue 2. Oggi fa parte di una rosa stellare e si è tolto persino la soddisfazione di segnare un gol contro il Tottenham

Il calcio a volte è veramente sorprendente. Spesso a far notizia sono i trasferimenti milionari, vedi Cavani al PSG o la telenovela Bale-Real Madrid per cui ballano cifre astronomiche. Il calciomercato però, non coinvolge soltanto i cosìddetti top player, ma riguarda anche i calciatori più modesti, quelli di cui raramente si sente parlare e ai quali a stento viene dedicato un trafiletto sui quotidiani. Uno di questi è Andrea Raggi, jolly difensivo, in grado di disimpegnarsi da centrale o da terzino, affermatosi calcisticamente nell’Empoli, che ha poi girato l’Italia tra Palermo, Genova sponda Samp, Bologna, il Bari del calcioscommesse e poi di nuovo Bologna.

AU REVOIR SERIE A – Al termine della stagione 2011-2012, disputata con la maglia del Bologna da titolare inamovibile, nonostante le 31 presenze, i felsinei decidono di non esercitare l’opzione di rinnovo contrattuale per un’altro anno lasciandolo libero. Il calcio italiano sembra essersi dimenticato di Raggi, difensore di belle speranze, che in un passato neanche troppo lontano ha vestito la maglia della nazionale Under 21 sotto la gestione di Pierluigi Casiraghi. Così, dato che nel Belpaese calcistico non c’è più posto per lui, Andrea, come molti connazionali, sceglie di emigrare. Il 21 maggio 2012, Raggi accetta la proposta del Monaco. Nobile decaduta del calcio francese, la squadra del Principato, ha vissuto una ‘drammatica’ retrocessione in Ligue 2. Dopo aver fallito il primo tentativo di risalire in Ligue 1 (chiudendo all’8° posto), la società viene acquistata dal magnate russo Dmitrij Rybolovlev, destinato a cambiare le sorti sportive dei biancorossi. I monegaschi offrono a Raggi un contratto un contratto triennale fino al 30 giugno 2015. Lui accetta senza colpo ferire.

FROM ‘RAGGI’ TO RICHES – Il resto è storia: in coincidenza con l’approdo di Raggi al Monaco, la società assume come nuovo tecnico l’esperto Claudio Ranieri, anche lui dimenticato forse con troppa fretta dalla Serie A. Il tecnico romano, al primo colpo centra la promozione in massima serie vincendo la Ligue 2. Nell’estate 2013 la società del principato, si candida come nuovo spauracchio del calcio europeo facendo concorrenza ai ricchi connazionali del PSG e al City degli sceicchi. I biancorossi annunciano una serie impressionate di nomi: da Radamel Falcao passando per Joao Moutinho e James Rodriguez senza dimenticare giocatori esperti come Éric Abidal, Ricardo Carvalho e Jeremy Toulalan. Tutta gente con un pedigree calcistico di enorme prestigio. In breve, il modesto Andrea Raggi, abituato a scambiare il pallone con Gazzi o al massimo con Gastón Ramirez, si ritrova in una squadra che punta a lottare per obiettivi importantissimi. From rags to riches (dalle stalle alle stelle) direbbero gli inglesi. Gli stessi inglesi, in questo caso quelli del Tottenham a cui Andrea, difensore pur non avvezzo al gol, si toglie la soddisfazione di segnare la rete d’apertura nel roboante 5-2 inflitto in amichevole agli Spurs. Destro a volo, dal limite dell’area, seppur con la complicità di un non perfetto Lloris, ma comunque una bella favola, che l’umile Raggi racconterà un giorno ai nipotini.

di Marco Giuliani