2013
Inter, Mazzarri: «Risultato figlio dei carichi di lavoro»
INTER MAZZARRI VALENCIA BELFODIL – Walter Mazzarri prova a giustificare la debacle della sua Inter, sconfitta con un sonoro 4-0 dal Valencia nell’ultima gara dei nerazzurri nella Guinness Cup. Il tecnico nerazzurro, intervenuto dallo stadio di New Jersey ai microfoni di Inter Channel, ha fatto capire che la stanchezza, causata dai carichi di lavoro finalizzati a fare bene fino al termine della stagione, possono aver portato l’Inter a prestazioni in netto calo, che incidono sul risultato finale delle gare: «In Italia siamo costretti a lavorare così, bisogna fare una scelta se si vuole fare una bella figura in queste amichevoli cosi importanti bisogna lavorare poco. Le squadre italiane fanno fatica? Penso che il motivo sia proprio questo. Si vedeva che il Valencia era molto più fresco, poi c’è da considerare che loro hanno giocato l’ultima partita il 27 luglio, noi 3 giorni fa. Io adesso privilegio il lavoro e guardo avanti, una sconfitta era da mettere in preventivo, magari avremmo potuto limitare un po’ il passivo perchè un risultato cosi dà sempre fastidio. Probabilmente in certi momenti bisogna lavorare più d’orgoglio. Se proprio si vuole cercare qualcosa di positivo nella partita, sull’1-0 si è visto un quarto d’ora di buon calcio. Anche oggi le nostre palle gol le abbiamo avute, ma magari anche questo gap è figlio di una scarsa lucidità che dovremo migliorare.»
BELFODIL BENE – Mazzarri ha anche parlato della buona prestazione di Ishak Belfodil, forse l’unica nota lieta della serata interista: «Sta crecendo, i primi dieci minuti siamo partiti tutti male, le gambe sembravano dei macigni e anche lui ne ha risentito. Probabilmente la colpa è mia, ho fatto lavorare troppo la squadra. Che cosa salvo? Dopo il primo gol siamo stati in grado di creare qualche buona trama di gioco, poi però una volta davanti alla porta non abbiamo saputo finalizzare. Ci è mancata la lucidità, ma questo rientra nel gioco.»
BASTA NAPOLI – In chiusura, Mazzarri ha anche voluto voltare definitivamente pagina, chiudendo del tutto la sua lunga e positiva esperienza alla guida del Napoli: «Napoli è un capitolo ormai chiuso, l’anno scorso avevo una squadra che già conoscevo, qui c’è da creare un gioco, non si può fare un paragone. Adesso bisogna cercare di lavorare sul campionato e farci trovare pronti al suo inizio. Il fatto che anche Juventus e Napoli abbiano perso alcune amichevoli della preparazione estiva? Perchè probabilmente noi allenatori del campionato italiano sappiamo che tipo di preparazione richieda. Le nostre preparazioni sono tutte basate sul lavoro per il campionato, il lavoro pagherà.»