2013
Roma, Gervinho non altera gli equilibri
Il calciomercato della Roma: cosa manca per risultare competitivi e rilanciare con forza il progetto
Nella giornata di oggi si è messo il punto definitivo alla telenovela Gervinho: l’attaccante ivoriano, classe 1987, passa alla Roma a titolo definitivo per una cifra che avrà come base fissa otto milioni di euro e una restante somma da concedere all’Arsenal in base a bonus sul rendimento del calciatore e sui risultati complessivi della squadra.
L’UOMO FIDATO DI GARCIA – Gervinho guadagnerà 2.7 milioni netti a stagione per quattro anni ed è pronto a ricoprire il ruolo di esterno offensivo nell’attacco di Rudi Garcia: con Lamela inamovibile sul fronte destro, sarà l’ivoriano a giocare a sinistra dove potrà sfruttare il piede destro per rientrare e creare occasioni da gol. Richiesto personalmente da Rudi Garcia che ne ha apprezzato le qualità nell’esperienza alla guida del Lille, occasione nella quale Gervinho ha raggiunto l’apice del suo rendimento siglando ben 36 reti complessive in 93 presenze e meritandosi la chiamata dell’Arsenal. Squadra in cui, a dire il vero, ha brillato meno rispetto ai fasti francesi: 11 reti totali in 63 presenze e molti alti e bassi che ne hanno limitato il valore in termini di continuità ed incisività. Ad ogni modo era giusto esaudire la richiesta del tecnico francese: come sono stati accontentati i suoi predecessori – sicuramente Luis Enrique e parzialmente Zeman – così andava fatto in tale circostanza.
IL MERCATO GIALLOROSSO … – La milionaria cessione di Marquinhos al Psg – ceduto a titolo definitivo per 31.4 milioni – e la cessione di Stekelenburg al Fulham per 5.5 milioni hanno di fatto finanziato l’attuale mercato in entrata, che attualmente si fonda sugli innesti di De Sanctis (500 mila euro), Maicon (svincolato, parametro zero), Jevdaj (5 milioni), Benatia (13 milioni) e Strootman (16.5 milioni + 3.5 di Bonus). Dopo la fallimentare stagione appena trascorsa il presidente James Pallotta ha promesso un budget di 35 milioni di euro per la campagna rafforzamento: i primi 10 sono stati investiti su Gervinho, quell’attaccante veloce richiesto dal tecnico. Con i fondi ancora a disposizione sarebbe stato lecito attendersi di più: l’ivoriano ex Arsenal è un discreto attaccante che però, messo di fronte alla prova di una grande squadra, ha dimostrato di non poter spostare gli equilibri. A Roma per il salto di qualità definitivo? Soltanto il campo potrà ergersi a giudice sovrano.
… E LE PROSSIME EVOLUZIONI – Cosa manca alla Roma? Con le permanenze di Pjanic e De Rossi il centrocampo è blindato: la qualità del bosniaco si sposa con le caratteristiche totali di Strootman ed il dinamismo – ritrovato, si auspica – del centrocampista della nazionale italiana. Nel serbatoio alternative validissime che rispondono ai nomi di Florenzi e Bradley. Capitolo tutto da studiare quello relativo all’attacco: la vicenda Osvaldo non si sblocca e le conseguenze si riversano tutte sull’economia della squadra, con la società che avrà un tempo a disposizione via via minore per ricercare un sostituto di valore assoluto. Un centravanti di spessore internazionale che, in caso di cessione dell’argentino (extrabudget di circa 18 milioni dunque) e considerando le dubbie condizioni fisiche di Mattia Destro, serve come il pane. Restano i milioni necessari per un innesto di peso in retroguardia: confidando nella rinascita di Balzaretti si impone l’acquisto di un difensore centrale di valore indiscusso che possa far coppia con Benatia. Rinunciando ad uno tra Castàn e Burdisso e puntando su Jevdaj in termini di alternativa di valore. E’ una Roma work in progress, ma a sentire la dirigenza sembra sia praticamente già definita.