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2013

Inter, Pellegrini: «Moratti, ti aiuto io!»

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INTER PELLEGRINI MORATTI – Ernesto Pellegrini non vuole sentire parlare di un’Inter che finisca nelle mani straniere dell’imprenditore indonesiano Erick Thohir, e spera che Massimo Moratti possa tenere duro e mantenere il controllo del club nerazzurro. L’ex presidente dell’Inter, ultimo proprietario del club prima dell’inizio dell’era morattiana, ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, ha ammesso di essere pronto ad aiutare proprio Moratti con l’intervento di alcuni imprenditori locali: «Non ho nulla di personale nei confronti di Thohir, che non conosco e ha una posizione finanziaria invidiabile, però questa situazione mi addolora perché mi dispiace vedere la mia squadra del cuore finire nelle mani di uno straniero. Se ne ho parlato con Moratti? Non ho voluto chiedergli nulla e lui non mi ha detto nulla. Questa è soltanto una mia idea. Da quello che vedo, mi pare che la trattativa non sia ancora chiusa. E allora, se davvero è così, lancio un appello: auspico che Moratti continui a fare il presidente dell’Inter.»

RICORDI DEL PASSATO – Nel corso dell’intervista, Pellegrini ricorda i tempi in cui trattò il passaggio di proprietà della sua Inter, nelle mani di un Massimo Moratti che non godeva di grandissima soddisfazione nell’ambiente: «Quando avviai la trattativa per la cessione dell’Inter, c’erano persone che cercavano di accattivarsi la simpatia di Moratti, mettendomi in cattiva luce con lui. Nel tempo, però, Massimo ha capito. Mi ha sempre dato atto di essere stato corretto con lui e di avergli lasciato una società a posto sotto tutti i punti di vista. Siamo amici, tutti gli anni è ospite a casa mia e confesso che mi fa piacere quando mi dice: “Ernesto, sei un signore”… Se mi sono mai pentito della cessione? No, perché sapevo a chi la cedevo. E infatti con Massimo ci siamo accordati in mezz’ora per una cifra che, mi pare, fosse tra i 50 e i 60 miliardi di lire. In quel momento ero io ad avere qualche difficoltà, anche se il vero motivo per cui ho lasciato l’Inter non l’ha mai saputo nessuno. È un segreto che tengo per me. Oggi è ancora presto per svelarlo, ma verrà il giorno in cui racconterò la verità.»

IL NO A THOHIRPellegrini parla anche dei tanti debiti che stanno colpendo l’Inter, e del perchè Thohir non rappresenta il proprietario giusto per la formazione nerazzurra: «È vero, l’Inter ha perso molto, ma non è obbligatorio che continui a perdere soltanto perché si chiama Inter. In Italia ci sono società che hanno i conti a posto e gli esempi non mancano, anche se non voglio fare nomi. Ecco perché sono convinto che se si trova un accordo vero con nuovi soci si può avviare una ristrutturazione della società, migliorando anche i conti. E Moratti così potrebbe continuare a guidare un’Inter italiana. Perchè non voglio Thohir? Perché le squadre di calcio non sono un business: coinvolgono la passione di tanta gente. L’Inter, il Milan e la Juventus hanno una storia gloriosa alle spalle, sono patrimonio di grandi famiglie e grandi tifoserie. Una squadra di calcio prima di tutto deve essere amata. Thohir, come qualsiasi altro straniero —perché, lo ripeto: io non ce l’ho con lui— non può dire di amare l’Inter. Magari nel tempo il suo sentimento potrebbe trasformarsi in amore, ma oggi l’Inter per lui è soltanto interesse.»