2012
Pescara, Stroppa: “Domenica abbiamo capito la A”
PESCARA STROPPA – Giovanni Stroppa sembra leggermente più rilassato, ora che è arrivata nuovamente la vittoria in campionato, ottenuta domenica in casa ai danni del Parma. Il tecnico del Pescara, come si legge stamani sul Corriere dello Sport, ha ammesso che i suoi ragazzi sembrano aver capito, nella gara contro i ducali, cosa serve per ottenere la salvezza, l’obiettivo primario degli abruzzesi per questa stagione: “Forse domenica abbiamo davvero metabolizzato la categoria. Finora qualcosa non aveva funzionato, all’inizio abbiamo preso degli schiaffi e qualcuno si è spaventato, invece adesso credo che abbiamo acquisito una consapevolezza: basta poco per vincere con chiunque. Contro il Parma non abbiamo fatto grandi cose, paradossalmente avremmo potuto anche perdere, però abbiamo dato la sensazione di essere una squadra. Il merito è degli attaccanti, perché stavolta la palla andava su ma non tornava subito giù, sono stati bravi a gestirla. Ho letto un’intervista di Abbruscato in cui diceva di non aver mai mollato anche quando giocava poco: è vero, lo confermo. I talenti a disposizione? Weiss è un talento, così come Quintero, Vukusic, Caprari e Celik hanno quel qualcosa in più, eppure metterli insieme è difficile. Fare il 4-3-3 con loro è stato faticoso, il 3-5-2 era l’ultima possibilità. A me sarebbe piaciuto un altro sistema, avrei schierato anche quattro attaccanti, in questi tre mesi non sono rimasto con le mani in mano, ho tentato di tutto, sono sempre andato alla ricerca del bel gioco, ma non è stato possibile. Finora non avevo dato un’identità, il Pescara di Stroppa si vedeva solo a tratti. Con il nuovo modulo la squadra ha fatto un salto di qualità a libello mentale. Adesso forse ci siamo. L’abbraccio con Sebastiani? Qualcuno ha puntato l’indice su una mia presunta freddezza, ma quella espressione era dovuta alla tensione della gara e sarebbe stata la stessa anche se mi avesse abbracciato mia moglie. La verità? L’affetto del presidente è straricambiato da parte mia, e che non fosse stato per lui io oggi non sarei qui.“