Vieri: “Tornerò nel mondo del calcio”. E sugli anticipi..

SERIE A VIERI – Testimonial Unicredit per il Champions League Trophy Tour, Bobo Vieri ha colto l’occasione per parlare del calcio italiano. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex ariete ha anche annunciato novità per il futuro.

Torna in campo?

«Mi manca lo spogliatoio, però voglio godermi ancora il relax di fine carriera. Una cosa è certa: il corso allenatori, a Coverciano, prima o poi lo farò».

Magari dalle giovanili.

«Non ci ho pensato ancora, ma la crisi spinge tutti i club a pescare le promesse in ogni angolo del mondo: ora si vedrà la bravura delle società, specie nel non bruciarli subito».

Juventus-Napoli, sfida tra capolista senza Del Piero.

«Arrivato lui ha portato 30 mila persone allo stadio, e per l’Australia è un inedito. Ha fatto una scelta di vita ed è felice. Il calcio italiano ci ha perso molto».

Ma la Juventus di Conte?

«Ora è una grande squadra, e in Champions l’ha dimostrato in casa del Chelsea: dal 2-0 al 2-2. Se non hai gli attributi ne becchi altri due, invece ha raddrizzato la gara. E’ la mia favorita per lo scudetto, da quando c’è Antonio è cambiata la mentalità. E’ un gruppo vero, come ci giocavo io. Sono insieme da un anno e mezzo, sarà difficile batterli, e giocano con la grinta del tecnico».

Bella sfida col Napoli. Reggerà fino al termine il duello?

«C’è Cavani che, per il suo modo di attaccare mi fa letteralmente impazzire. Segna tanto e va in profondità spaccando le difese che è un piacere. È una punta da big, il Napoli è un’ottima squadra ma mi piacerebbe vederlo in una delle prime squadre del mondo. Non capisco come mai nessun club si presenti alla porta di De Laurentiis, posi un pacco di soldi, e se lo porti via».

Siamo a Roma, con la Lazio ha vinto l’ultima coppa Coppe. Sfida un Milan che balbetta.

«Sono più compatti e consapevoli degli altri anni, e Klose avanti li sta aiutando facendo sempre gol. Sono da qualificazione Champions e Petkovic, a dispetto dell’inizio in precampionato, ha smentito chi voleva subito fargli le valige».

Sta molto meglio del collega Allegri.

«Nel Milan sono andati via dieci campioni che hanno stravinto, e ricordo che Nesta, con Maldini, erano i due difensori che più di tutti, al mondo, soffrivo. Sbagliate a criticare Allegri: non puoi vendere metà squadra e poi pensare di vincere con tutti come se nulla fosse successo».

Ha alzato la Champions per la fine del tour nelle piazze. Invece chi se la porterà a casa a fine torneo?

«Il Barcellona. Perché è più forte e perché ne sono tifoso. Forza Barca»