Napoli, Insigne: "Ho provato a convincere Verratti, il mio futuro..." - Calcio News 24
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2012

Napoli, Insigne: “Ho provato a convincere Verratti, il mio futuro…”

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NAPOLI INSIGNE VERRATTI – Lorenzo Insigne è stato protagonista di una bella intervista, rilasciata per Il Mattino. Il giovane attaccante del Napoli, partendo dalle sensazioni dopo le prime gare in maglia azzurra, ha poi svelato un retroscena legato al suo ex compagno Marco Verratti, trasferitosi al Paris Saint Germain nonostante le pressioni fatte dallo scugnizzo partenopeo: “Il ritorno a Genova? A Marassi contro la Sampdoria a fine maggio ho festeggiato la promozione in serie A con il Pescara. È stata una gioia incredibile: ricordo ogni cosa di quella giornata, compresa la lunga festa. Sarà bello tornare lì. A Genova andiamo per fare bene e per continuare il nostro processo di crescita. Dobbiamo giocare sempre con grande rispetto per tutti gli avversari. Il duello-scudetto con la Juve? I bianconeri sono la squadra da battere. Hanno qualcosa in più rispetto a tutti, sono i campioni in carica ed è giusto che siano loro i favoriti. Juve distratta dalla Champions? Lo dicono anche i miei compagni di squadra che la Champions toglie molte energie, sia fisiche che mentali. E loro la Champions l’hanno giocata l’anno scorso. Cosa provo vedendo Zeman a Roma? Un bell’effetto. Ma non mi stupirei, perché Zeman è un allenatore molto bravo e preparato. Cosa mi divertiva del boemo? Il suo gioco, i suoi moduli sono fatti su misura per chi gioca in attacco come me. Lui una punta sa davvero come farla divertire. Gli devo molto. Mazzarri? Un allenatore che fa lavorare moltissimo, molto preciso e preparatissimo: con lui in questi mesi credo di essere migliorato tantissimo. Non sono titolare? Per me non è un problema. Io rispetto le scelte del mio tecnico. Io in campo faccio sempre la cosa che ritengo più giusta in quel momento. Se penso che un compagno sia piazzato meglio di me, gli passo la palla e non tiro in porta. Il mio rapporto con Cavani? Con lui come con tutti gli altri. Ho trovato un gruppo stupendo. Poi c’è Santoro, il team manager, a cui devo tantissimo. Si può vincere l’Europa League? Questo Napoli non si pone limiti: quando abbiamo giocato io e Vargas credo che non abbiamo fatto sentire la mancanza di nessuno. Se mi piacerebbe diventare una bandiera del Napoli? Beh, intanto una bandiera il Napoli già ce l’ha ed è il capitano, Paolo Cannavaro. A me piacerebbe restare qui tutta la vita e diventare la bandiera del futuro, ma devo anche meritarmelo. Il numero 10? Quella non si tocca, è di Maradona e deve restare sempre di Maradona. La Nazionale? Spero di meritarmi la convocazione e la fiducia di Prandelli. Ma se non dovesse farlo, non farei drammi. Verratti? Ho provato inutilmente a convincerlo a raggiungermi a Napoli, l’ho chiamato due volte ma proprio non gli ho fatto cambiare idea. Ora è a Parigi, la città che sogno di visitare con la mia Jenny.