2012
Fiorentina, Pradè: ?Montella prima scelta. Con Jovetic saremo grandi?
FIORENTINA PRADE’ – Uno degli artefici di questa promettente Fiorentina è Daniele Pradè, direttore sportivo viola che in estate ha costruito la squadra affidata a Montella. Intervistato dal Corriere dello Sport, il dirigente gigliato ha parlato dell’avventura a Firenze: «Mi ha sorpreso la a straordinaria organizzazione societaria che ho trovato, capace di reggere il confronto con le grandi d’Europa. Io re del mercato? Se gli altri riconoscono questo merito alla Fiorentina, io non mi oppongo. Macia? Lavoriamo insieme. C’è una condivisione e sinergia totale tra la figura del direttore sportivo e quella del direttore tecnico. Montella è sempre stato la mia prima scelta. Lo ritengo il miglior giovane allenatore. Blindarlo? Perché? Ha un contratto di due anni con opzione sul terzo a favore della Fiorentina. Siamo soddisfatti di Montella. A Baldini non ho chiesto se è contento di Zeman. Terzo scudetto? Sì, sono un sognatore. Lavoro per provare a realizzare i sogni».
Pradè ha poi proseguito: «Jovetic? Siamo sereni, anche perché percorriamo entrambi la stessa strada, quella per una grande Fiorentina. Clausola a salire? Quella è una soluzione che piace molto alla nostra proprietà. Abbiamo un attivo di oltre undici milioni, ma il nostro tetto salariale è più alto rispetto al fair play finanziario a cui ci dobbiamo attenere. Più alto di dieci milioni. Si dovrebbe intervenire a giugno. A gennaio deve comprare solo chi non ha iniziato la stagione nel modo sperato o chi si è trovato, suo malgrado, a fare i conti con brutti inconvenienti, leggi infortuni. Tremoulinas? E’ un buon giocatore, ma lì siamo al completo. Lisandro Lopez ha una clausola di 45 milioni? Non credo, ma in questo momento non mi interessa saperlo. Difficile convincere giocatori come Cardozo, Negredo e Soldado? Il tempo gioca dalla nostra parte. Adesso quando parli di Fiorentina è tutto più facile. E poi, le mogli dei giocatori a Firenze ci vengono molto volentieri. Rossi? Giuseppe è un giocatore forte e un ragazzo per bene. Ha però due discriminanti: guadagna tanto e lo vogliono tutti».