2012
Guangzhou, Ceravolo: ?Scoprirò talenti per Lippi?
GUANGZHOU CERAVOLO – Trasferitosi in Cina, dove farà l’osservatore per il club allenato da Marcello Lippi, il Guangzhou, Franco Ceravolo ha parlato della nuova esperienza a Tuttosport: «Mi occuperò dell’area tecnica del Guangzhou, soprattutto andrò in giro per la Cina a scoprire talenti. Qui vogliono puntare molto sui calciatori cinesi, ma avevano bisogno di chi sapesse distinguere fra quelli bravi e quelli no. Girerò molto, vedrò tante partite di qualunque categoria, perché qui il fenomeno si può nascondere anche nei campionati minori. Sono un miliardo e mezzo di cinesi: come può essere che non ci siano dei grandi campioni? Si tratta di andarli a covare ed è proprio quello che farò io. D’altra parte questo paese ha dimostrato di poter eccellere in qualsiasi disciplina sportiva, come hanno dimostrato le Olimpiadi. Perché il calcio dovrebbe essere un’eccezione? Consigli Lippi? Niente di particolare, abbiamo più che altro parlato di calcio. Gli sono davvero molto grato di avermi dato questa possibilità. Lui mi conosce e sa cosa posso dare. Devo ripagarlo e lo farò con entusiasmo, quindi devo portargli più bravi giocatori che posso”, ha dichiarato Ceravolo, ex osservato della Juventus, che poi ha proseguito: «Non ho una squadra di osservatori, quindi dovrò fare tutto da solo. Ho stabilito una serie di partite e squadra da andare a vedere da vicino insieme a un collaboratore che mi hanno affiancato anche per la lingua. Qui si parla solo cinese e pochissimo inglese, un interprete è indispensabile per muoversi. Effettivamente il club ha delle grandi potenzialità: economiche, ma non solo. Sono molto ambiziosi e anche sotto il profilo organizzativo non scherzano, hanno un centro sportivo che molte squadre europee invidierebbero. Certo, la mentalità e la cultura sono diverse dalla nostra, ma Lippi sta facendo un grande lavoro anche da quel punti di vista. E’ un maestro e sa come farsi seguire da tutti. Magari adesso sembra una follia, ma bisogna smettere di pensare che il calcio sia solo in Europa. Il mondo sta cambiando e il calcio sta cambiando con il mondo. Sottovalutare la Cina sarebbe un errore, nel giro di qualche anno è molto probabile che questo Paese conquisti il suo spazio nella mappa del pallone».