2012
Juventus-Roma, Ulivieri: “Gran ritmo sin da subito”
JUVENTUS ROMA ULIVIERI – In vista del big match di stasera tra Juventus e Roma, Tuttosport ha contattato Renzo Ulivieri per mettere a confronto il gioco di Antonio Conte con quello di Zdenek Zeman. Il presidente degli allenatori ha dichiarato: «Per prima cosa gli direi che il calcio è fatto di stereotipi, preconcetti e uno riguarda questi due tecnici: quando si parla di calcio offensivo si pensa sempre a Zeman, invece anche Conte, seppur con movimenti differenti, predilige il gioco d’attacco. Il principio è identico, a cambiare sono i movimenti. Però… Sia il gioco di Conte sia quello di Zeman sono abbastanza schematizzati: entrambi si basano su linee e movimenti ripetuti a memoria. Se invece parliamo del reparto offensivo, la differenza è numerica: la Juventus gioca con due punte centrali, mentre la Roma dal punto di vista visivo ne schiera una soltanto».
«Tipico movimento della Roma? Il taglio dell’ala e l’inserimento del centrocampista o del terzino. Quello della Juventus? L’attacco centrale, veloce, nel cuore della difesa, con la combinazione delle punte. Difese? La Juventus gioca con tre centrali e di conseguenza parte da una superiorità numerica che le consente di giocare d’anticipo contro gli attaccanti avversari: tre difensori contro due punte. E difficile trovarla impreparata: anticipi e coperture sono sincronizzate e spesso perfette. Non sono d’accordo con chi sostiene che per la Roma il problema sia una fase difensiva alla quale partecipano in pochi, anche nella Roma c’è sacrificio in fase di non possesso. Diciamo che gli attaccanti che affrontano la Roma hanno più possibilità di giocare uno contro uno con i propri marcatori: in zona centrale Zeman accetta la parità numerica», continua l’analisi di Ulivieri, che poi aggiunge: «Entrambi puntano parecchio sulla cultura del lavoro, ma sinceramente abbiamo più informazioni su quelli della Roma perché Zeman spesso apre i cancelli mentre quelli di Conte sono quasi sempre oscurati. Difficile prevedere come andrà a finire, ma di una cosa sono abbastanza certo: mi aspetto un gran ritmo fin dai primi minuti, non credo proprio che assisteremo a speculazioni tattiche o a fasi di studio. Duello più interessante? Quello a distanza tra Pirlo e De Rossi».