Cagliari da zona Cesarini - Calcio News 24
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2012

Cagliari da zona Cesarini

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Pareggio dal retrogusto dolce quello ottenuto dal Cagliari sul campo del Palermo. Certo, la prestazione avrebbe permesso ai rossoblù di ambire ad un risultato più soddisfacente, quello massimo, ma riacciuffare il match nel finale, azzerando, almeno parzialmente, quella sensazione di ingiustizia e di dimissione che si prova quando si vede vanificare gli sforzi di giorni e giorni di lavoro non può che far valutare il bicchiere mezzo pieno della situazione. L’onore che a Quartu è spettato ad Ekdal questa volta è toccato a Sau, che ha ripagato alla prima opportunità la fiducia che l’intero ambiente rossoblù ha cominciato a dimostrargli da quando ha cominciato da Foggia in poi a segnare valanghe di gol.

Dopo trenta minuti di alto spessore e di buon gioco, i ragazzi di Massimo Ficcadenti si sono ritrovati sotto a causa del tanto sognato Arevalo Rios che per due anni ha sfiorato l’arrivo in Sardegna, prima che la società rosanero gli permettesse di approdare sì in Italia ma nell’altra isola. I sardi hanno tuttavia mostrato carattere e non hanno mollato, spinti poi con decisione dopo l’inserimento a partita in corso del bomber di Tonara a fare giustizia. La prestazione in sè non è stata esaltante, ma come successo a Genova, nonostante la sconfitta, e contro i bergamaschi, Conti e compagni non si sono lasciati mettere sotto dall’avversario. Il gran gol del nazionale uruguaiano avrebbe potuto destabilizzare una qualunque formazione vistasi punita nonostante un sostanziale dominio territoriale, ma non quella del tecnico fermano, che ha continuato a fare il proprio match fino alla fine, fino al guizzo da attaccante di razza dell’ex Juve Stabia.

Su tutti, ottima prova da parte di Luca Rossettini in difesa e capitan Conti a centrocampo. Il primo, soprattutto nel primo tempo, ha effettuato numerosi interventi di alta precisione impedendo alla manovra avversaria di aumentare d’efficacia. Il secondo ha impostato e fatto sentire la propria presenza sul terreno di gioco, permettendo a tutta la squadra di mantenere la giusta fiducia per tutti i 90 e oltre minuti. Come in occasione della sfida contro l’Atalanta forse si poteva cercare di fare il colpaccio nei cinque minuti di recuperi concessi dall’arbitro Mazzoleni, ma un risultato positivo a Palermo si accetta sempre di buon grado, soprattutto se ci si ritrova davanti un gruppo deciso a riscattarsi dopo due 0-3 di fila.

A questo punto si direbbe salva la panchina di Ficcadenti, sempre sia mai stata in dubbio. Ma il presidente Massimo Cellino ha ribadito anche nelle ore precedenti alla trasferta in terra sicula la stima nei confronti del proprio allenatore, che continuerà a guidare la squadra nelle prossime settimane. A partire dalla prossima, che porta al vero esordio nel nuovo stadio, non fosse altro che dagli spalti ci saranno anche i tifosi a sostenere la squadra, si spera anche il tecnico.