Cagliari, Ekdal valore aggiunto

È servito un guizzo di Albin Ekdal a togliere le castagne dal fuoco ai ragazzi di Massimo Ficcadenti nella partita di ieri sera. L’esordio nel nuovo impianto di Is Arenas stava per concretizzarsi in un incubo, se solo lo svedese, subentrato nella ripresa, non avesse deviato il pallone poco prima acarezzato da Nenè sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il gol dell’ex Bologna e Siena ha salvato una serata che sembrava si stesse mettendo sui binari sbagliati, a causa dei due rigori sbagliati nel primo tempo prima da Joaquin Larrivey e poi da Daniele Conti, neutralizzati dal portiere atalantino Andrea Consigli, che ha indovinato in entrambe le circostanze l’angolino prescelto dai due rossoblù dove indirizzare la sfera.

Come dimostrato a Genova, dove era partito titolare per via dell’assenza per squalifica del capitano dei sardi, Ekdal sta confermando quanto di buono messo in mostra nella scorsa stagione. A tratti, specialmente nel finale di campionato, da diversi anni indigesto alla squadra isolana, è sembrato uno dei pochi con la sincera voglia di tenere in piedi la baracca. Riuscendo a trattenerlo in Sardegna la società sapeva di aver compiuto un’ottima scelta. Tuttavia lo spazio che avrà a disposizione non sarà quello sperato perché non rientra tra i titolari previsti nel 4-3-3 iniziale schierato dal tecnico fermano dal primo minuto, ma anche entrando a partita in corso il più delle volte è sempre riuscito a portare il proprio sostanzioso contributo.

E meno male, vista la difficoltà degli attaccanti a trovare la via della rete. A Marassi le opportunità a favore dei rossoblù furono maggiori, ma anche a Quartu sono state gettate al vento alcune occasioni importanti, oltre ai già citati (e rimpianti) tiri dal dischetto. La pausa servirà anche e soprattutto a questo. A migliorare l’affinità sotto porta delle tante punte presenti in rosa e ad evitare di buttare al vento punti, che in prospettiva potrebbero rivelarsi decisivi, dopo aver condotto il gioco per quasi l’intera durata del match, come confermato incontrastabilmente dal dato sul possesso palla.