2012
Pre-sosta: volano le squadre rodate. E? grande Roma o pazza Roma? I dubbi di Strama e Allegri
La seconda giornata di campionato lascia in eredità segnali già forti: la Juventus c’è ed è pronta a recitare il campionato da protagonista a cui è attesa. Non regge l’alibi di un’espulsione – quella di Brkic – severa: l’1-4 di Udine racconta senz’altro di padroni di casa in crisi d’identità dopo la pesante eliminazione ai preliminari della Champions League, ma anche di una Juve compatta e pronta ad approfittare della prima incertezza avversaria.
Le altre due realtà già collaudate del torneo risultano essere Napoli e Lazio: i capitolini hanno sì cambiato allenatore ma l’organico è praticamente immutato, fattore che incide tanto sull’ottima partenza dei biancoazzurri. Asfaltato un Palermo ancora deludente grazie ad un super Klose ma soprattutto a buone trame di gioco: progetto ambizioso quello di Petkovic, probabilmente manca qualità per poter confermarsi ad altissimi livelli. Capitolo Napoli: prestazione non esaltante ma cinica, attenta e determinata. Sconfitta una Fiorentina propositiva e ben messa in campo ma priva di una punta che possa dare profondità alla squadra, i partenopei possono interpretare alla grande il ruolo di outsider del campionato a patto che le prestazioni del pacchetto arretrato si confermeranno a tale livello.
Il risultato del giorno arriva dal San Siro: Inter-Roma 1-3. I giallorossi si rilanciano alla grande dopo i primi dubbi insorti in seguito al passo falso della prima giornata: il pareggio casalingo con il Catania ha lasciato spazio ai soliti interrogativi che seguono da sempre la strada di Zdenek Zeman. Ottime trame offensive, scarso equilibrio generale che mina il rendimento finale: e soliti exploit inattesi – vedi l’odierna vittoria esterna in casa nerazzurra – a cui poi non segue una continuità di risultati degna di una squadra da vertice. Sarà ancora così? Il boemo è un tecnico in grado di imporsi su un campo così complesso puntando contemporaneamente su “perfetti sconosciuti” quali Piris, Castan, Tachtsidis e Florenzi; così come è noto per qualche difetto in termini di stabilità. Vincerà la sua sfida? Riuscirà a superare se stesso? Presto per scoprirlo. Intanto, oggi, che Roma signori…
Male l’Inter, male Stramaccioni. Nel giochetto del tecnico più giovane contro il veterano oggi il primo fa una figura non all’altezza della situazione. L’Inter ha un organico che deve concorrere per i primissimi posti e l’esordiente tecnico – in ottica di lungo periodo – non potrà aprire il suo paracadute sugli alibi – giustissimi – presenti nella scorsa stagione. Atteso da un lavoro altrettanto impegnativo è il collega Allegri: l’altra sponda del calcio milanese torna a sorridere con la tripletta di Pazzini al Bologna ma latita tremendamente sotto l’aspetto del gioco e mostra preoccupanti lacune difensive e di equilibrio generale. Il buon Max è all’Anno Zero dell’era rossonera ed è chiamato a rilanciare un Milan che, se non in lotta per i primissimi posti, può faticare a riclassificarsi e trovare l’umiltà giusta per competere ad un livello che non sia quello massimo.