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2012

Euro 2012 – Vi presento…La Croazia

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La Croazia partecipa ad un Europeo per la quarta volta, la terza consecutiva. Nelle tre precedenti apparizioni solo nel 2004 è uscita al primo turno, nelle altre occasioni è arrivata ai quarti. Nel 2008 i croati furono anche sfortunati, con la Turchia passarono in vantaggio al 119′, vennero ripresi un minuto dopo e persero ai rigori. Le semifinali erano state a un passo. Comunque è una squadra che da quando si è disgregata la Jugoslavia non ha partecipato agli Europei solo nel 2000, ed è una squadra che sebbene all’inizio non viene considerata tra le favorite finisce sempre per dare problemi alle avversarie. Anche ai mondiali vanta un buon curriculum, con addirittura un terzo posto nel 1998. Nel 2010 niente mondiali, quest’anno la qualificazione era troppo importante e vediamo com’è arrivata.

La Croazia è arrivata seconda nel Gruppo F di qualificazione, dietro la Grecia, che vincendo l’ultima l’ha estromessa dal passaggio diretto alla fase finale. La sorte ha voluto dare una possibilità di rivincita ai croati e negli spareggi la sfida è stata con la Turchia. Il doppio incontro si è deciso all’andata, quando la Croazia ha ipotecato il passaggio al turno successivo vincendo 3-0. Al ritorno uno 0-0 è bastato per dare il via ad una festa dal retrogusto di rivincita.

Questi i convocati da Slaven Bilic, commissario tecnico dal 2006. Portieri: Stipe Pletikosa (Rostov), Danijel Subasic (Monaco), Ivan Kelava (Dinamo Zagabria). Difensori: Vedran Corluka (Bayer Leverkusen), Jurica Buljat (Maccabi Haifa), Domagoj Vida (Dinamo Zagabria), Josip Simunic (Dinamo Zagabria), Ivan Strinic (Dnipropetrovsk), Gordon Schildenfeld (Eintracht Francoforte). Centrocampisti: Danijel Pranjic (Bayern Monaco), Tomislav Dujmovic (Real Saragozza), Niko Kranjcar (Tottenham Hotspur), Luka Modric (Tottenham Hotspur), Milan Badelj (Dinamo Zagabria), Darijo Srna (Shakhtar Donetsk), Ivo Ilicevic (Amburgo), Ivan Perisic (Borussia Dortmund), Ognjen Vukojevic (Dynamo Kiev), Ivan Rakitic (Siviglia). Attaccanti Mario Mandzukic (Wolfsburg), Ivica Olic (Bayern Monaco), Eduardo (Shakhtar Donetsk), Nikica Jelavic (Everton).

In porta il titolare sarà Pletikosa, portiere del Rostov, per lui 91 presenze in nazionale. In difesa a destra c’è Corluka, del Bayer Leverkusen, giocatore con una buona esperienza internazionale e soprattutto con un buon passo. Sulla fascia fa bene il suo mestiere. Simunic, calciatore in attività con più presenze nella nazionale croata, e Schildenfeld (Eintracht Francorte) formeranno la coppia centrale titolare. Sulla sinistra probabilmente verrà utilizzato Strinic, terzino classe ’87 del Dnipro. E’ in nazionale da soli 2 anni, ma un po’ per mancanza di alternative e un po’ per le sue buone prestazioni probabilmente giocherà titolare. Dal centrocampo in su la squadra è molto competitiva. La star è Modric, numero 10 e centrocampista del Tottenham. E’ cercato da diversi club europei e questa per lui può essere una grande vetrina. Oltretutto è bravissimo a impostare il gioco e a inserirsi, vanta anche diverse partecipazioni a coppe europee per club e oltre 50 presenze in nazionale. Con lui il ballottaggio è tra Vukojevic e Dario Srna, quest’ultimo fece benissimo nel mondiale 2010 e può giocare in più ruoli vista la sua versatilità. Il primo comunque ha giocato 8 partite nelle qualificazioni ed è molto tenuto in considerazione dal tecnico. Anche sugli esterni ci sono 3 calciatori per due posti. Si tratta di Kranjcar, anche lui del Tottenham, ha disputato un eccellente girone di qualificazione (8 partite e 4 reti), Pranjic, centrocampista offensivo classe ’81 del Bayern Monaco, e Rakitic, ex Schalke 04 ora al Siviglia, in passato accostato a Juventus e Inter è un giovane molto interessante, ma non può fare la promessa a vita. In attacco Eduardo è sicuro del posto, l’attaccante dello Shaktar ha saltato una sola partita durante le qualificazioni ed è sicuramente il miglior attaccante croato dopo Olic. Quest’ultimo però non giocherà per infortunio, continua dunque il periodo negativo per la punta del Bayern Monaco, che aveva sbagliato il rigore in finale di Champions. Probabilmente verrà sostituito dal numero 9 Jelavic, attaccante alto 1.88 classe ’85 che gioca in Premier League, nell’Everton. Per lui ancora nessun gol con la maglia della nazionale, chissà che non voglia sbloccarsi proprio nel momento più importante.

La giovane promessa: Ivan Perisic. Centrocampista, classe ’89. Ormai inserire in questo spazio i calciatori del Borussia Dortmund è diventato un must, ed è una dimostrazione della forza dei gialloneri. In questo caso parliamo di un centrocampista offensivo. Fa benissimo l’esterno sinistro, ruolo in cui si trova meglio, ma può tornare utile anche come trequartista o seconda punta (vista l’assenza di Olic). Quest’anno ha vinto coppa di Germania e Bundesliga. Ha realizzato un gol in ogni competizione (Supercoppa esclusa), compresa la Champions League. Nel Borussia di solito entra a gara in corso, è successo 20 volte nell’ultimo campionato, e visti i 7 gol e 3 assist messi a segno riesce a entrare bene in partita. Probabilmente non partirà titolare nemmeno nella Croazia, ma non è escluso che possa entrare e dimostrare tutto il suo valore. Potrebbe fare la differenza.

La Croazia è nel Girone C, insieme ad Italia, Spagna e Irlanda del Nord. Il punto sul girone l’ha fatto benissimo il commissario tecnico croato. Per avere qualche speranza di qualificazione la squadra biancorossa dovrà battere l’Irlanda all’esordio e poi giocarsi lo spareggio con l’Italia. Considerando, giustamente, la Spagna nettamente superiore. In realtà è superiore anche l’Italia, ma provarci non costa nulla. Per la Croazia è sempre stato così.