2012
Palermo, Perinetti: “Pochi innesti mirati, ma tanto entusiasmo”
Intervenuto in conferenza stampa nel corso della presentazione del nuovo allenatore, Giorgio Perinetti, neo dirigente del Palermo, ha commentato quelle che saranno le strategie future del club: “C’è solo una ricetta ed è il lavoro, pensare a un progetto, non creare doppioni, stabilire dei ruoli, cercare di avere dei professionisti che siano realmente tali, non essere professionisti nei diritti e dilettanti nei doveri che nel calcio affiora un po’. Avere sinergie è fondamentale. Cercheremo di lavorare anche in prospettiva sneza stravolger ele basi. Qui ci sono tante idee, vedremo quali potremo realizzare visto che il mercato è un po’ stagnante, ma cercheremo di lavorare per rendere le cose il più possibile improntate a un progetto tattico cercando grande partecipazione e coinvolgimento. Sicuramente dobbiamo puntare tutti nella stessa direzione ed il mio impegno sarà sempre massimo per lavorare in questa direzione. La gente apprezzerà l’impegno dei ragazzi e speriamo di poter gioire assieme per molte vittorie. Il presidente ha più volte dimostrato passione ed affetto per questa squadra e questa città. Lavorare con queste sensazioni è fondamentale e Sannino è l’uomo giusto; questo ci dà fiducia. Puntiamo a riempire nuovamente lo stadio di La Favorita, perché non c’è squadra, presidente, dirigente o allenatore che possano vincere da soli, serve anche l’apporto dei tifosi, che per ora ringrazio per l’affetto che stanno continuando a riversare. Partiamo da una società strutturata, il presidente è appassionato, si parla di centro sportivo e nuovo stadio. Le basi ci sono tutte. Abbiamo avuto una stagione sfortunata, i giocatori sono di ottimo livello, non va buttato via tutto, bisogna chiarire le motivazioni personali di qualcuno. Bisogna creare uno spirito di squadra, per migliorarsi. Si dice sempre di voler ottimizzare cambiando, però il Siena tre anni fa è retrocesso con una difesa che poi è diventata la migliore del campionato in Serie A, a volte l’organizzazione può cambiare le sorti di una squadra. Con gli stessi uomini si possono ottenere risultati completamente diversi. Per questo ritengo che bisogna operare sul mercato con un certo senso di oculatezza e con innesti mirati”.