2016
Partite truccate: un pentito cita Pisacane
L’ex difensore dell’Avellino è finito nelle carte dell’inchiesta
Nel 14 aprile 2011 rifiutò i 50mila euro che il direttore sportivo del Ravenna, Giorgio Buffone, gli aveva offerto per far vincere la sua squadra e denuncia il fatto, diventando un “eroe” del calcio: parliamo di Fabio Pisacane, che attualmente gioca del Cagliari. La FIFA gli conferì la nomina di “ambasciatore del calcio”, ma ora è finito nelle carte dell’inchiesta della procura di Napoli, perché avrebbe incontrato con Armando Izzo, difensore del Genoa, i boss del clan camorristico Vanella Grassi per parlare di combine in Serie B.
IL PENTITO – Il calciatore napoletano, conosciuto dai capi delle cosche, è stato tirato in ballo da Antonio Accurso: «All’inizio eravamo io, Izzo e Pisacane. Poi si unirono a noi mio fratello Umberto e Gaetano Angrisano. Dopo le presentazioni, Pisacane mi disse che ci voleva conoscere, intendendo noi capi della Vanella, e che stava là a Secondigliano perché doveva comperare abbigliamento e profumi, di lì a poco si doveva sposare», racconta il pentito, che prosegue: «A questo suo matrimonio in effetti andò anche Izzo. Io presi la palla al balzo e gli proposi di combinare qualche partita. Gli dissi: qualche partita quando la facciamo? Pisacane rispose che aveva rinunciato a 50mila euro ed era stato premiato dal presidente della Fifa, Blatter, e che era complicato coinvolgere tutta la squadra dell’Avellino, e poi che la squadra stava lottando per i playoff, ma che se da quel momento alla fine del campionato si poteva combinare qualcosa, lo avrebbe fatto, nel senso che ci avrebbe aiutato, ma solo per un piacere a noi della Vanella, senza nulla pretendere in cambio».
QUELLO SFOGO… – La combine alla fine non si fa, ma Pisacane non denuncia nulla. Ascoltato dai carabinieri, dice di non aver subito pressioni e di non conoscere Accurso, ma dopo l’interrogatorio si sfoga mentre, come riporta Il Secolo XIX, una cimice lo registra: «Quel coglione… speriamo che non mi ha fatto un guaio quel mongoloide. Lo dicevo sempre io: tu solo a pallone puoi giocare, dopo fai una brutta fine», riferendosi ad Armando Izzo. Ma ora Pisacane ribadisce: «Non ho dubbi che sia chiara per tutti la mia posizione nella vicenda, nella quale mi sono comportato con lealtà e onestà sportiva».