Calciomercato, le pagelle: Milan - Calcio News 24
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2015

Calciomercato, le pagelle: Milan

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Bene Bacca e Romagnoli ma ci sono troppe incognite nel mercato del Milan

L’estate di Mister Bee Taechaubol ha segnato un restyling importante per il Milan, che ha affrontato la sessione di calciomercato più caotica degli ultimi anni. L’arrivo di nuovi fondi però ha avuto effetto solo fino a un certo punto perché se è vero che all’inizio del mercato il Milan ha operato bene e spendendo cifre quasi mai viste dal post Rui Costa, negli ultimi giorni – i giorni del Condor, come va di moda chiamarli anche se quest’anno sono stati i giorni del passerotto – il mercato rossonero è tornato quello delle ultime stagioni: voci di mercato che sfumano all’ultimo istante, offerte mai arrivate o comunque troppo basse, giocatori in prestito o in arrivo dall’amico Genoa, la solita operazione con i procuratori di fiducia. Bene subito chiarire il tutto: il calciomercato del Milan di quest’anno è sufficiente in termini puramente di valutazione, ma poteva ambire a un voto ben più alto se solo le premesse (e le promesse) avessero avuto un seguito. Non c’è da lamentarsi, o almeno c’è da lamentarsi ma un po’ meno rispetto alla scorsa estate o a quella prima. Vero è che il Milan inizia il terzo nuovo progetto tecnico in tre anni prendendo un allenatore che finora ha azzeccato del tutto solo una stagione e mezzo in carriera ma che negli ultimi tempi si è mostrato uno dei migliori sulla piazza. Con Mihajlovic è stata avviata l’ennesima rifondazione, stavolta supportata almeno all’inizio dai soldi, molti soldi, troppi soldi in certe circostanze.

IL COLPO: CARLOS BACCA – Al Milan serviva un centravanti e ne ha presi ben tre, quattro se si conta il rientro dal prestito di Niang. Lasciamo da parte Balotelli, una mossa di mercato che non ha convinto nessuno ma che potrebbe rivelarsi utile viste le caratteristiche tecniche del giocatore (anche se poi serve l’atteggiamento giusto ma è una storia vecchia); non soffermiamoci nemmeno su Luiz Adriano che con il suo look da giocatore NBA ha già fatto breccia fra qualche tifoso e sembra pure una punta adatta al nostro campionato; prendiamo come colpo dell’estate Carlos Bacca, vale a dire l’Inzaghi 2.0 e con Inzaghi si intende il giocatore e non l’allenatore. Le similitudini col bomber piacentino si hanno solo per la capacità di segnare in ambito internazionale e per il killer instinct in area di rigore e dopo anni di numeri nove incapaci di andare in doppia cifra ecco un numero settanta che di gol ne promette parecchi. Sia lui che Adriano hanno segnato il loro primo gol in Serie A all’Empoli – come Vieri, Torres e Destro, ahia – e Bacca sembra un giocatore ideale per qualsiasi allenatore. Sa attaccare gli spazi, sa giocare con i piedi e segnare pure di testa. Siamo tutti d’accordo che vederlo giocare non metta in pace con il mondo come a veder muovere palla a Pogba o Vazquez ma comunque Bacca è il tipo di centravanti che regala gioie ai tifosi. L’unica cosa che non convince è il prezzo, trenta milioni di euro forse sono un troppi ma le valutazioni date dal Milan in questo mercato sono sembrate un po’ tutte sballate. Tra i grandi colpi c’è pure Alessio Romagnoli perché magari tendiamo a scordarcene ma il Milan, pagandolo profumatamente, si è portato a casa il futuro centrale di difesa per i prossimi dieci anni. A meno di offerte assurde del Paris Saint Germain, questo è ovvio.

I PUNTI DEBOLI – Non si capisce come mai il Milan abbia pagato trenta milioni di euro Bacca, venti Bertolacci e otto Adriano – considerato che tra sei mesi il brasiliano sarebbe venuto via a zero – ma comunque oltre ai prezzi fatti a mo’ di macellaio che taglia il crudo al mercato, i punti deboli del mercato rossonero sono ben altri. Il primo è non essere riusciti a sfoltire l’attacco perché uno tra Menez e Cerci andava venduto, dato che sono due giocatori che difficilmente a livello tecnico potranno fare comodo a uno come Mihajlovic. Il buon Sinisa tra l’altro non ha mai mostrato tenerezza e comprensione verso elementi alquanto bohemienne come i due succitati e quindi sarà difficile far scoccare la scintilla. Il vero errore del Milan in questo calciomercato, ed è uno sbaglio che costa come minimo due voti, è non esser stato buono a metter su un centrocampo decente. Bertolacci, per quanto strapagato e indolente nelle prime uscite, non ha smarrito il talento come a Space Jam e alla distanza verrà fuori ma è comunque una mezzala. Nocerino andava ceduto ma comunque potrebbe andare bene come rincalzo a mali estremi. Mauri è un signor acquisto a parametro zero ma sicuramente giocherà poco e verrà mandato in prestito senza valorizzarlo (Saponara vi dice qualcosa?) e l’impressione è che debba giocare lui titolare, nonostante la giovane età. De Jong non è più quello dell’anno scorso e Montolivo mugugna, se si aggiunge un Bonaventura del quale ancora non è chiara la collocazione tattica allora si ha il quadro completo: al Milan servivano e servono tuttora un regista e un trequartista. Fantasticando si potrebbe dire che con un Biglia e un Saponara qualsiasi questo Milan sarebbe stato ampiamente da Scudetto ma la realtà è che oltre a una coperta troppo corta in panchina non c’è qualità nella linea mediana rossonera. Più che Witsel ci voleva Gündogan anche se, senza sapere né leggere né scrivere, il Milan li ha mancati entrambi. Senza un dieci e con il ruolo di regista scoperto il Milan diventa prevedibilissimo e fa una fatica immane a far girare il pallone: il possesso palla diventa logoro e le offensive rossonere sono come le guerre di trincea, lunghe e snervanti, e non c’è un giocatore in grado di spezzare le linee nemiche con una giocata di classe.

VOTO 6 – Il voto per questo Milan non può essere insufficiente perché i grandi acquisti ci sono stati. Non può essere nemmeno elogiato come non mai perché quando il tifo rossonero si aspettava il colpaccio a centrocampo è in realtà arrivato Kucka – a ben vedere con soli tre milioni di euro un bell’affare, il migliore qualità/prezzo assieme a Mauri – assieme all’inaspettatissimo figliol prodigo Balotelli. Senza nulla togliere a Kucka servivano ben altri giocatori a questo Milan che comunque è stato bravo a disfarsi in ordine di Zaccardo, Bonera, Agazzi, Pazzini, Muntari, Essien, Albertazzi e Matri nonostante ci siano ancora giocatori misteriosi come Honda nella rosa del Milan. In difesa forse era meglio tenere uno tra Rami e Paletta e dar via il lungodegente Alex ma comunque può andare sebbene l’impressione sia quella di non avere in nessun ruolo delle vere alternative di valore. A prescindere dalle prime due giornate e giudicando solo il mercato non si può però non giudicare apprezzabili gli arrivi di gente come Romagnoli o Bacca, persone giuste per riportare il Milan in quell’Europa che fatica ad arrivare.