Calciomercato, le pagelle: Roma - Calcio News 24
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2015

Calciomercato, le pagelle: Roma

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Arrivederci calciomercato, ecco le prime considerazioni: l’analisi sulla Roma di Rudi Garcia

Rotta scudetto. O almeno nelle intenzioni: la Roma di Garcia, se di antagonisti possiamo parlare, è stata la concorrente più credibile dello schiacciasassi Juventus nell’ultimo biennio. Bianconeri che poi hanno travolto chiunque transitasse sul proprio sentiero, vero, ma che hanno quantomeno dovuto dare uno sguardo a quanto accadesse in casa giallorossa. E’ inevitabile ora che, con la rivoluzione appena concretizzatasi dalle parti di Vinovo, il primo pensiero vada proprio alla Roma: il direttore sportivo Walter Sabatini e la società intera sono riusciti nell’intento di edificare una squadra che possa ambire con cognizione di causa all’obiettivo massimo? Addentriamoci nella vicenda.

MIGLIOR COLPO – Edin Dzeko. L’uomo dei sogni, o almeno – e non è poco, fidatevi – il centravanti tanto atteso dal popolo giallorosso: capitan Totti nell’ultimo decennio li ha messi in riga un po’ tutti, da Borriello a Destro passando per Osvaldo, Bojan e chi più ne ha ne aggiunga. Non sarà così con il bosniaco: per evidenza di una carta d’identità poco amica (quella dello storico numero 10 giallorosso) e per il valore intrinseco del nuovo centravanti giallorosso. Edin Dzeko sa come essere decisivo: ha portato lo scudetto a Wolfsburg per la prima volta nella storia del club, i suoi gol hanno consentito al Manchester City di risvegliarsi da un letargo lungo 44 anni. I numeri in nazionale con la sua Bosnia fanno il resto: 42 gol in 72 partite. Fate un po’ voi. L’attaccante slavo fa gol un po’ in tutti i modi perché gode di repertorio completo, è freddo negli ultimi metri ma vanta anche soluzioni tecniche alternative che gli consentono di risultare illeggibile. Bene anche l’operazione: classe ’86, è vero che Dzeko percepisce un ingaggio da assoluto top player così come è da sottolineare che sia approdato a Roma per una cifra complessiva – tra prestito oneroso e diritto di riscatto – pari a 15 milioni di euro. Tutt’altro che un’enormità se paragonata al livello del calciatore.

PUNTI DEBOLI – Sembrerà paradossale considerando i difetti degli ultimi due anni (quelli che non hanno consentito di aggredire la Juventus nella fase decisiva del campionato) ma lo spartito è invertito: ora è la difesa ad essere sotto la lente d’ingrandimento. Nelle due ultime edizioni della Serie A la Roma ha centrato il traguardo della seconda miglior difesa del torneo alle spalle della Juventus campione d’Italia, ora si ritrova un’incognita al fianco dell’intoccabile Manolas: non riscattato Astori e ceduto Yanga Mbiwa al Lione (non due fenomeni, intendiamoci) la scelta che ha sorpreso è stata quella di privarsi del gioiello di casa Romagnoli. Offerta irrefutabile quella del Milan? Venticinque milioni e bonus vero, bastava rinunciare all’acquisto di Salah – con in rosa già Iturbe e Iago Falque, prospetti assolutamente similari a quello dell’egiziano – per respingere con garbo l’assalto rossonero e puntare con forza su Romagnoli. Non è andata così: oggi Castan non può giocoforza garantire un rendimento costante e di alto livello (guarda caso con la Juventus è scalato in retroguardia il centrocampista De Rossi, i difensori li facciano i difensori però) e dunque buona parte delle ambizioni giallorosse sono legate all’inserimento di Antonio Rudiger nello scacchiere di Garcia. Il centrale tedesco è forte e veloce, abile in marcatura ed esplosivo sotto il profilo atletico: se confermerà di essersi messo alle spalle le questioni fisiche che lo hanno condizionato nel recente passato la Roma potrà tirare un sospiro di sollievo. Discorso in parte analogo per i laterali: per lo stesso discorso applicato a De Rossi non convince l’utilizzo di Florenzi da esterno basso. Straripante da centrocampista o attaccante esterno, sulla linea difensiva sembra sacrificato e ad ogni modo non è il suo ruolo. E si vede.

VOTO FINALE – 7. Per tutto quanto appena asserito il giudizio alla sessione estiva di calciomercato è assolutamente discreto. Magari non eccellente per via delle questioni difensive accennate – Rudiger è una validissima operazione ma da certificare, Maicon dovrà dimostrare la sua affidabilità sul medio termine – ma sicuramente positiva: la storica lacuna offensiva è stata colmata con un’operazione di alto grado, la Roma nel caos di una stagione rivoluzionata dai movimenti di casa Juve si presenta probabilmente ai nastri di partenza come la realtà più strutturata. Con la Juventus che quantomeno non dovrebbe più recitare la parte della fuggitiva c’è spazio per i sogni di tante ma tra queste tante è la Roma che almeno sulla carta presenta gli argomenti migliori: ora spetta all’opera di Rudi Garcia tenere a bada il fervore di una piazza che più di tutte le altre sa incensarti alla velocità con cui riesce a scaricarti.