Calciomercato, le pagelle: Juventus - Calcio News 24
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2015

Calciomercato, le pagelle: Juventus

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Acquisti, cessioni e valutazione del mercato bianconero

Dopo un’estate è crollata l’età media della Juventus: la squadra di Allegri è senza dubbio tra le big la squadra che più si è ringiovanita attraverso l’ultima sessione del calciomercato. «Sostituire tre icone non è facile», ha spiegato il direttore generale Marotta, che però ha saputo rinnovare la squadra colmando la perdita di carisma con la crescita di talento e freschezza. Sono stati, dunque, apportati molti cambiamenti, ma non per vincere nel medio-lungo termine: la Juventus punta, infatti, a riconfermarsi in Italia anche quest’anno, motivo per il quale a giovani prospetti ha associato giocatori d’esperienza e già pronti per inserirsi nei meccanismi di Allegri. Ecco, dunque, le valutazioni sulle mosse estive della Juventus.

MIGLIOR COLPO – E’ chiamato a completare la sua maturazione, ma è un grande investimento per la Juventus e non solo a livello economico. Il miglior colpo, infatti, è Paulo Dybala, possibile “crack”. Dovrà colmare il vuoto lasciato da Carlos Tevez il giovane argentino, che è un affare per il futuro, oltre che l’acquisto più caro della Serie A. Reduce da una stagione nella quale ha mostrato qualità che possiedono in pochi nel panorama calcistico e che non a caso hanno convinto la Juventus a sborsare 32 milioni di euro (più 8 di bonus) per acquistarlo dal Palermo, la Joya, che indosserà la maglia vestita da Pirlo e Zidane, porterà rapidità, fantasia e dribbling all’attacco, oltre che un sinistro preciso e delicato. E gol, ovviamente, perché nell’ultima stagione ha segnato 13 reti. Ma la Juventus lo sa già, del resto Dybala ha messo la sua firma nella vittoria in Supercoppa contro la Lazio, dimostrando di essere già pronto per la maglia da titolare, sebbene Allegri sia più propenso a gestirlo per non farlo schiacciare dalle pressioni e per farlo crescere come avvenuto con Morata nella scorsa stagione.

PUNTI DEBOLI – I punti deboli evidenziati dalla Juventus nelle prime due giornate di campionato sono innanzitutto legati alle assenze nel reparto nevralgico, il centrocampo. L’assenza di Pirlo ha evidenziato la necessità di un playmaker, ruolo che ora sarà ricoperto da Marchisio e all’occorrenza da Lemina. La trequarti, invece, sarà occupata da Hernanes, a meno che non si voglia puntare sul tridente offensivo per sfruttare le qualità di Cuadrado. Insomma, sono molte le opzioni a disposizioni di Allegri, che però è chiamato ad un compito più complesso rispetto a quello della scorsa stagione: amalgamare un gruppo rinnovato e ringiovanito, trasmettere determinazione e fame laddove manca esperienza. Non sono arrivati elementi livello pari a quello di Tevez, Vidal e Pirlo, ma per riuscire a prenderli servono risorse che al momento girano in altri campionati. Le insidie, dunque, non mancano, preventivabili del resto dopo la svolta estiva. E sono più psicologiche che tecnico-tattiche. «Dobbiamo mettere personalità, motivazioni e anima vincente a questi ragazzi», afferma Marotta. Mica poco. Allegri lo sa bene e, infatti, ha chiesto pazienza. Una mano, però, dovrà dargliela lo zoccolo duro della squadra, che dovrà trasmettere quella grinta e fame che abbiamo visto negli occhi prima e nei piedi poi dei campioni sopracitati. 

VOTO FINALE – Il giudizio al mercato della Juventus è senz’altro positivo: 7. La squadra di Allegri avrà perso in carisma, non potendo più contare su giocatori di spiccata personalità come Pirlo, Tevez e Vidal, ma non in talento e tecnica e ha acquistato in freschezza. Nel calcio per restare competitivi bisogna capire quando è il momento giusto per rinnovare e quali talenti aggiudicarsi: la difesa, ad esempio, guarda al futuro con Rugani, per il centrocampo c’è Lemina e in attacco si è investito su Dybala e Zaza. «Una squadra estremamente giovane però non può vincere», ha asserito il direttore generale Marotta, che infatti ha provveduto a combinare il talento dei giovani con l’esperienza di giocatori più navigati a livello internazionale, come Mandzukic e lo sfortunato Khedira, e nazionale, come Cuadrado e Hernanes. Quest’ultimo meriterebbe un capitolo a parte: dietro a Draxler e Hamsik nella lista dei desideri della Juventus, il brasiliano è un jolly prezioso a livello tattico. Importante sarà la guida della “vecchia guardia”, decisiva potrebbe rivelarsi la maturazione definitiva di elementi come Pogba e Morata. Complesso il lavoro di Allegri, che però ha a disposizione una rosa in grado di mutare forma, ma non sostanza.