Romagnoli per Salah, era necessario? - Calcio News 24
Connect with us

2015

Romagnoli per Salah, era necessario?

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

romagnoli azione roma luglio 2014 ifa

Roma, avevi già Iturbe e Iago Falque. E poi c’è la questione dell’identità

L’accordo è fatto, ma non se ne era mai realmente dubitato: Alessio Romagnoli passa dalla Roma al Milan a titolo definitivo, il club rossonero pagherà 25 milioni di base fissa ed alcuni bonus legati ad obiettivi della squadra e rendimento individuale. Ora Sinisa Mihajlovic ha il rinforzo desiderato, la Roma – dopo Bertolacci – si priva di un altro figlio della sua cantera.

OFFERTA IRREFUTABILE? – La Roma ha ceduto il suo calciatore per un valore che probabilmente, oggi, è superiore al livello raggiunto: dunque tutto giusto e voltiamo capitolo? La discussione è più complessa. Innanzitutto per quanto concerne la prospettiva di un valido calciatore classe ‘95: il Milan ha rischiato investendo così tanto sul suo profilo, ma possiamo affermare con certezza che non lo abbia fatto anche la Roma scegliendo di privarsene? In seconda battuta, ma se vogliamo aspetto ancor più cruciale, c’è da analizzare come la dirigenza giallorossa abbia di fatto impiegato i proventi della cessione di Romagnoli. Praticamente con lo stesso importo è arrivato dal Chelsea Mohamed Salah – peraltro con un ingaggio decisamente superiore a quello del difensore – ed è in tali termini che dobbiamo incentrare il ragionamento.

INDISPENSABILE SALAH? – Era dunque necessario far uscire dalle casse giallorosse ben 25 milioni di euro per l’acquisto del buon attaccante egiziano quando in rosa hai già Iturbe e l’altro neo acquisto Iago Falque? Tre attaccanti mancini, rapidi, specializzati nell’aggressione degli spazi. Tradotto: decisamente simili per caratteristiche e neanche troppo distanti per valore. Non tanto da giustificare un ulteriore innesto così dispendioso. Perché ora le domande sorgono spontanee ed immediate: cosa si farà con Iturbe? Pagato appena un anno fa ben 26.5 milioni, nel suo ruolo sono arrivati due acquisti. Basta un anno dunque a bruciare un investimento così importante? Si era realmente convinti di andare a prelevare l’attaccante dal Verona? Oggi gli spazi appaiono quantomeno limitati e l’argentino ha tutte le carte in regola per diventare un caso. Resta il fattore per cui se scegli di investire pesantemente sul profilo di un giovanissimo è buona norma concedergli la massima fiducia ed il tempo necessario ad imporre il proprio valore.

LA QUESTIONE DELL’IDENTITA’ – Bastava Iago Falque insomma. Una volta preso Salah, sommato agli eccellenti acquisti di Dzeko (e che ingaggio!) e di Gerson, dello stesso Falque, al riscatto di Nainggolan e agli ulteriori innesti da ultimare nel pacchetto difensivo, la Roma ha dovuto far quadrare i conti e si è dunque ritrovata di fronte all’impossibilità di rifiutare l’offerta del Milan per Romagnoli. Ma ha così scelto di privarsi nella medesima sessione di calciomercato di due gioielli del suo settore giovanile: al Milan si è trasferito anche Bertolacci per 20 milioni, altra cessione proficua direte voi, ma la Roma ha probabilmente perso l’occasione di plasmare una forte identità legata al suo territorio. Fondamentale per l’attaccamento alla causa e per trasmetterne il significato ai nuovi arrivi o agli stranieri che fanno inizialmente fatica ad ambientarsi in una realtà inedita. Ad esempio la Juventus dei quattro scudetti consecutivi se l’è costruita nel tempo: oltre a Marchisio, i vari Buffon, Chiellini, Bonucci sono diventati torinesi doc. Juventini di pelle. Addirittura ancor più che italiani. A chi si è poi ritrovato dalle parti di Vinovo è bastato uno sguardo con uno dei senatori per capire dove fosse arrivato e cosa significasse vestire i colori bianconeri. E la Roma – con Totti, De Rossi, Florenzi, Romagnoli e Bertolacci – avrebbe avuto un gruppetto di romani e romanisti davvero poco male.