2015
Pepe Reina: «Io leader. Sarri? Mi piace»
Il portiere parla del ritorno e suona la carica ai compagni
E’ stato colpo di fulmine per Pepe Reina, che si è innamorato perdutamente di Napoli sin dal suo arrivo. Si tratta di un ritorno importante per il club partenopeo e ora il portiere può mettersi alle spalle l’esperienza al Bayern Monaco: «A Monaco di Baviera sono stato bene. Però è dura quando non si gioca e star fuori ti permette di apprezzare di più quello che avevi prima. Sono felice che il Napoli mi abbia voluto di nuovo. Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice», ha dichiarato l’estremo difensore spagnolo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, smentendo poi di essere andato via perché sua moglie non si trovava bene a Napoli: «Il rapporto col presidente è davvero buono. Disse una cosa sbagliata. Ma sistemammo subito la questione e ora abbiamo fatto la cosa migliore, unire le nostre forze e lavorare insieme per il bene del club».
IL MISTER – Arrivato con Rafael Benitez in panchina, Pepe Reina questa volta ha trovato Maurizio Sarri alla guida degli azzurri. L’ex tecnico dell’Empoli è stato promosso a pieni voti: «Va per la strada giusta, dice le cose in faccia, come me. Gli ho detto che potremmo avere dei diverbi, ma preferisco dire sempre ciò che penso ogni giorno. Non mi piace tenermi le cose dentro. Sono una persona schietta, franca. Voglio sempre la verità, è il mio modo di affrontare la vita e mi sembra che il mister la pensi allo stesso modo. Quindi benissimo così», ha spiegato il portiere, che ha evidenziato la necessità per il Napoli di trovare continuità e la mancanza di forza nella passata stagione per sfruttare il calo della Roma, andare avanti in Europa League e acciuffare i preliminari di Champions League nella sfida contro la Lazio.
IL LEADER – Decisivo l’errore dal dischetto di Gonzalo Higuain, ma il Pipita non si discute per Reina: «Gonzalo è un fuoriclasse. A un giocatore che segna 30 gol a stagione non credo si possa chiedere di più», ha dichiarato il portiere, che è ottimista in vista della prossima stagione ma pensa a lavorare con pazienza per non mettersi pressione da solo. Poi ha preso le difese di Rafael e Andujar, che hanno faticato nella scorsa stagione: «E’ un ruolo ingrato. Basta esserne consapevoli, saper reagire alle difficoltà, stare sempre lucidi. Loro non hanno fatto male, semmai è tutta la squadra che ha avuto difficoltà». Reina, definito un leader da Xabi Alonso, ha spiegato la sua filosofia: «Mi viene naturale. Cerco sempre di dare il meglio, come persona nello spogliatoio e poi in campo. E’ importante avere uno spogliatoio unito, umile, che lavora, che ha voglia di migliorare e che sappia sudare la maglia».