2015
Zenga: «Io e Ferrero simili. Voglio senso di appartenenza»
Il tecnico della Sampdoria: «Eder e Soriano restano. Balotelli e Cassano…»
Walter Zenga è passato alla Sampdoria questa stagione ed è pronto a guidare i doriani in Europa League a partire già dal 30 luglio con i preliminari. Zenga è anche bello carico, come si intuisce dalle sue dichiarazioni: l’allenatore della Samp ha rivelato di esser sempre stato tifoso blucerchiato e che gli abboccamenti con la Sampdoria sono nati per la festa di addio di Zanetti a Milano. Zenga si è detto fatalista e ha parlato di come ha rifiutato la panchina della Serbia per poi sostituire Mihajlovic proprio a Genova.
COACH ZENGA – Firmare solo per un anno per non sentirsi un peso, questo ha fatto Zenga che ha elogiato Ferrero: «Siamo simili, siamo due persone vere che facciamo ciò che diciamo, non ci frega dei luoghi comuni. Io come lui starò con la Samp fino alla morte». Adesso però c’è l’Europa League, definita come “un peso fantastico” e pure a livello di calciomercato si è un po’ sbilanciato: «Eder e Soriano restano, nulla mi fa pensare a un addio». La Sampdoria inoltre deve capire l’esigenza di puntare su giovani come lo slovacco Iva, questa è la filosofia di Coach Z.
VARIE – Zenga poi a La Gazzetta dello Sport ha parlato di Okaka e di Fernando, definendolo aggressivo e di qualità, si è soffermato anche su Balotelli e Cassano: «Balotelli non è alla nostra portata, con Cassano ho parlato io spiegandogli il nostro progetto». Zenga ha spiegato che anche per lui Soriano è una mezzala e Correa farà il trequartista e ha chiuso parlando di quando alla Stella Rossa i suoi giocatori baciavano la maglia prima di giocare: «Irripetibile, ma alla Sampdoria chiedo senso di appartenenza».