2015
Panchine italiane all’estero – Marcello Lippi
L’allenatore viareggino e l’esperienza vincente col Guangzhou Evergrande
MARCELLO LIPPI GUANGZHOU – Dopo aver giocato come difensore tra gli anni ’60 e’80, Marcello Lippi inizia la carriera di allenatore nel 1982, con le giovanili della Sampdoria. Si affaccia alla Serie A nel 1989, sedendo sulla panchina del Cesena di Edmeo Lugaresi. In Italia, dal 1982 al 2010, allena in tutto 12 squadre, Nazionale compresa. Innumerevoli i trionfi e tanti i riconoscimenti; con la Juventus vince 5 scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale e 1 Supercoppa Europea. E’ storico poi, il Mondiale vinto con la Nazionale azzurra a Berlino nel 2006 contro la Francia. Per l’allenatore viareggino, che è sempre sembrato restìo ad allenare all’estero, nel maggio 2012 arriva una grande offerta del Guangzhou Evergrande, squadra della massima serie cinese.
IL CICLO VINCENTE IN CINA – Subentra in panchina a Lee Jang-Soo a campionato in corso, con un contratto di due anni e mezzo. Lippi è impressionato al suo arrivo in Estremo Oriente: «Ho visto molti tifosi in citta’ indossare la maglia del Guangzhou, sono felice di vedere tutta questa passione. Voglio portare il moderno stile di gioco italiano in Cina. Comincero’ a lavorare oggi stesso, come ho fatto alla Juve e all’Inter. La cosa più importante e’ introdurre i concetti del calcio italiano in Cina, ci sara’ bisogno della passione di tutti ma sono fiducioso» si presenta. E la sua tradizione fatta di vittorie continua: al termine della prima stagione conquista il Campionato e la Coppa nazionale. La stagione successiva si rivela ancora migliore: arriva il secondo scudetto e una storico trionfo nella Champions League asiatica contro il Seoul, vittoria che lo fa diventare il primo allenatore ad aver vinto le massime competizioni organizzate da due diverse Confederazioni calcistiche. Un mese dopo, nel dicembre 2013, il suo Guangzhou affronta il Mondiale per Club: la squadra cinese si ferma in semifinale dopo la sconfitta ad opera del
Bayern Monaco. Nel febbraio 2014, alla “corte” di Lippi, approda dal Bologna, Alessandro Diamanti. Il periodo è comunque difficile: il tecnico viareggino rifiuta di scendere in panchina nella finale di Supercoppa contro il Guingzhou; un gesto clamoroso contro i vertici del calcio cinese per non aver posticipato la partita (poi vinta dagli avversari per 1-0) dopo che il Guangzhou aveva avuto meno tempo per la preparazione vista la partecipazione al Mondiale per Club. A luglio poi, arriva al Guangzhou un altro italiano: Alberto Gilardino. La strada per il terzo scudetto consecutivo si semplifica, e il Guangzhou di Lippi lo conquista il 2 novembre 2014. Nello stesso giorno, il tecnico viareggino dichiara: «E’ stata la mia ultima partita come allenatore, sto invecchiando… Il prossimo anno, la squadra avrà un nuovo tecnico». Nonostante un precedente rinnovo di contratto fino al 2017, quindi, Lippi lascia la panchina, pur rimanendo come direttore tecnico del Guangzhou. Al suo posto arriverà Fabio Cannavaro e il tecnico viareggino, dopo qualche mese lascia definitivamente la Cina. «E’ dura dirsi addio. Grazie Lippi per tutto ciò che hai fatto per il Guangzhou Evergrande» il saluto della società cinese. Lippi, dal canto suo, dichiara nel febbraio 2015: «Dopo tre anni belli e intensi sono un po’ stanco: ho bisogno di tornare a casa. Ora riposo un po’, ma se avessi la possibilità di guidare una nazionale sarei contento: anche per fare l’Europeo, che non ho mai giocato…Di sicuro non accetterei di allenare un club, semmai un ruolo da direttore tecnico»; parole di un allenatore vincente anche dall’altra parte del mondo.