Copa America, Cile: la Roja non vuole più aspettare - Calcio News 24
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2015

Copa America, Cile: la Roja non vuole più aspettare

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Il Cile “italiano” di Sampaoli gioca in casa: è caccia alla prima vittoria

Quella traversa colpita da Pinilla al minuto 119 di Brasile – Cile, ai Mondiali del 2014, continua a tremare e resta profondamente impressa nella memoria della Roja, arrivata ad un passo dai quarti di finale dopo aver battuto la Spagna in un girone apparentemente proibitivo. La voglia di rivalsa del Cile è forte e l’occasione è di quelle ghiotte: un Copa America da disputare in casa, davanti al proprio popolo, nella speranza di riscuotere il proprio credito con la fortuna e di conquistare, finalmente, un trofeo più volte sfiorato ma mai alzato al cielo.

ALLENATORE E TATTICHE – Jorge Sampaoli, confermato dopo l’onorevole impressione destata in Brasile, punta su un gruppo folto di elementi provenienti dai principali europei e, in tal senso, spiccano in particolare gli “italiani” scelti dal commissario tecnico: dai viola Mati Fernandez e Pizarro, passando per il bianconero Vidal, senza trascurare Medel (protagonista dei Mondiali brasiliani) e l’atalantino Pinilla (Carmona, inizialmente convocato, ha dato forfait per un problema all’anca). Ricordando l’esperienza ai Mondiali brasiliani emerge in particolare il ruolo del tutto peculiare del nerazzurro Medel, capace di porsi come vero e proprio trascinatore tra difesa e linea mediana e di garantire equilibrio all’undici schierato da Sampaoli. Il ruolo strategico di Medel permette al c.t. di schierare un 5-3-2 che fa della pressione sull’avversario e del sacrificio da parte dell’interno gruppo i propri marchi di fabbrica, un Cile operaio ma non più rigido come quello di Bielsa (maestro riconosciuto di Sampaoli). Elementi come Arturo Vidal e come Alexis Sanchez, senza sottovalutare Edu Vargas, regalano pericolosità e qualità ad una formazione in grado adesso di rivelarsi più  duttile di quanto accadesse in passato. Un’idea di gioco, quella di Sampaoli, che al di là del modulo (talvolta anche un 4-3-1-2) non può prescindere dal sacrificio del singolo votato alla squadra: il recupero del pallone inizia già dall’attacco e il pressing offensivo è una legge a cui tutti devono adeguarsi.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Alexis Sanchez, dall’alto di un’ottima annata con la maglia dei Gunners, può ritagliarsi uno spazio da vero protagonista: può essere l’uomo simbolo del Cile in una Copa America giocata in casa, quella che dovrà riscattare in qualche modo lo sfortunato Mondiale facendo dimenticare l’eliminazione ai rigori col Brasile. Con un bottino di 25 reti stagionali siglate con l’Arsenal, 16 solo in Premier League, l’ex Udinese ha tutte le carte in regola per affiancare i top player della competizione. Al di là del contributo di qualità portato da Sanchez non è possibile sottovalutare il ruolo di Arturo Vidal, capace di abbinare al meglio le due anime di questo Cile: da un lato lotta e voglia di sacrificarsi, dall’altro qualità e pericolosità in zona gol.

PUNTI DEBOLI – Proprio la voglia di superarsi e di conquistare finalmente il proprio posto nell’albo d’oro della Copa America, unito allo spirito di rivalsa dopo l’epilogo del Mondiale, potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio per la Roja. Sulla carta gli uomini scelti da Sampaoli hanno però tutte le carte in regola, in quanto ad esperienza internazionale, per reggere al meglio la pressione di un popolo intero. Sul fronte tecnico, perlomeno pensando alla prima fase della competizione, non emergono grossi limiti valutando gli uomini scelti dal c.t., mentre il discorso può assumere contorni meno rassicuranti sul fronte della tenuta fisica, pensando soprattutto ad elementi come Pizarro, Vidal e Mati Fernandez, spesso alle prese con stop forzati.

PALMARES – Un palmares, quello del Cile nelle partecipazioni alla Copa America, ricco di risultati soddisfacenti ma privo di successi: questo il grande cruccio della Roja ed il sogno proibito degli uomini di Sampaoli per la prossima edizione, approfittando del calore e del trasporto dei tifosi di casa. Trentasei le edizione di Copa America a cui il Cile ha preso parte nella propria storia, partecipazioni condite da cinque terzi posti (1926, 1941, 1945, 1967, 1991) e da quattro secondi posti (1955, 1956, 1979, 1987). L’ultimo podio risale ormai a 24 anni fa: un’attesa a cui una Nazione intera vorrà più che mai porre fine.