Adani: «Non passa giorno che non pensi a Maradona, prego per l'Argentina»
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Adani: «Non passa giorno che non pensi a Maradona, prego per l’Argentina»

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Le parole di Lele Adani al Corriere della Sera: «Niente finale? Quando il mister ti manda in panchina non si chiede mai perché»

Lele Adani, uno dei protagonisti del mondiale in Qatar, ha parlato al Corriere della Sera. Di seguito le sue parole.

MESSI«Ha fatto di più: per preparare l’assist del 3-0, ha portato a spasso lungo tutta la fascia il più forte difensore dei Mondiali, Josko Gvardiol. Ha fatto una giocata di forza, non da Messi. In quel momento c’era Maradona in lui».

MARADONA – «Da due anni, da quando è morto, non c’è giorno che io non pensi a Maradona».

NIENTE FINALE – «Mi hanno insegnato che quando il mister ti manda in panchina non si chiede mai perché».

FINALINA – «Non era previsto che commentassi la finale. Ho fatto 14 telecronache. Un’esperienza stupenda; già mi manca. Una grande spedizione: Donatella Scarnati, Alessandro Antinelli e tutti gli altri hanno fatto un lavoro straordinario».

ALLEGRI – «Non ce l’ho con Allegri. Per due volte ho interagito con lui, per due volte si è tolto l’auricolare e se n’è andato. Non si è evoluto. Lo farà, ne sono certo. Per ora, non mi piace come gioca e non mi piace come parla. Corto muso… Allegri non ha capito che il calcio contemporaneo deve dare emozioni».

PROFEZIA DI MARADONA – «Intendeva che il calcio argentino non finiva con lui. Il giorno del suo ritiro, della sua morte sportiva, Diego pronunciò la frase più importante nella storia del football. La pelota no se mancha. Lui aveva sbagliato, e pagato. Ma il pallone non si macchia. Come il pennacchio di Cyrano».

PRONOSTICO – «La favorita è la Francia: 55 a 45. Ma preghiamo il dio del calcio perché ponga una mano sulla testa di Leo Messi».