2015
Aquilani: «Salah si confidò tempo fa»
E il retroscena: «Juventus? Un errore la formula del trasferimento»
Il compleanno, l’anniversario di matrimonio e la prima estate senza squadra: un luglio di ricorrenze per Alberto Aquilani, che però vive questa situazione senza drammi. Il centrocampista si gode la famiglia e nel frattempo si allena con il preparatore Fabrizio Iacorossi. Non ha fretta, perché vuole un progetto che lo coinvolga davvero. Non è una questione di soldi, dunque: «Siamo in un’epoca diversa da quella dei contratti milionari. Ho guadagnato benissimo in tutta la carriera, i soldi non sono un problema e certo non una priorità. Negli ultimi anni ho sempre giocato con continuità, non solo sono integro ma nel pieno della maturità. Non ho mai litigato con nessuno. Sto bene e posso garantire ancora diversi anni ad alti livelli. Sono aperto a tutto, Italia o estero: chi mi prende fa un affare», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport il centrocampista, che si è detto orgoglioso della sua carriera.
LE SCELTE – Pentimenti? Non il passaggio al Liverpool dopo un anno difficile alla Roma, ma il trasferimento alla Juventus sì: «Tornassi indietro rivedrei magari alcune gestioni contrattuali: ho sbagliato ad andare alla Juve in prestito con obbligo di riscatto altissimo, avrei dovuto avere maggiori garanzie. Scelsi di fretta, mia moglie era incinta, a Liverpool avevano appena cambiato allenatore. Alla fine giocai più di 35 partite, e bene, nella stagione in cui arrivammo settimi: finii e tornai in Inghilterra. Fossi rimasto, come certi compagni che avevano fatto peggio di me, e non faccio nomi, oggi sarei stato anche io nel gruppo di chi ha vinto quattro scudetti di fila». Il Milan voleva tenerlo, ma non a determinate cifre, quindi passò alla Fiorentina, con cui la storia d’amore è finita dopo tre stagioni: «Ci sono stati tanti colloqui per il rinnovo, a gennaio c’eravamo stretti la mano con l’accordo raggiunto: poi, più nulla, non ho più sentito nessuno. Gli ultimi mesi non sono stati il massimo, ho capito che non saremmo andati avanti: avrei voluto un po’ più di chiarezza. Ora osservo dall’esterno: con Montella hanno perso un grande allenatore».
IL “CASO” – Infine, si espone sul caso Salah, che sta tenendo banco in questi giorni. Non si dice sorpreso Aquilani, perché «Salah aveva detto che non era per nulla convinto di restare e me lo aveva detto già parecchio tempo fa». La gestione del caso, con i comunicati e il caos, però, lo hanno sorpreso. Ora, però, per lui è tempo di guardare avanti, di cercare nuovi stimoli, perché vuole giocarsi un posto per gli Europei: «Con Conte c’è stima reciproca, perché non crederci? Ho parlato con diverse squadre, con alcune c’è stata anche più di una telefonata, ma ora preferisco aspettare ed essere convinto a pieno».