La gestione di Bakker all'Atalanta: flop o sbaglio di Gasperini?
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La gestione (discutibile) di Bakker all’Atalanta: flop o valutazione sbagliata di Gasperini?

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La gestione di Bakker all’Atalanta: dalle premesse iniziali alla visione di Gasperini alla frustrazione post Cagliari

Minuto 86, Cagliari Atalanta si sta concludendo per 2-1, la lavagnetta luminosa viene alzata: dentro Ruggeri, fuori Bakker che era subentrato ad Hateboer nel secondo tempo sfornando una prestazione altalenante. L’olandese appena uscito ha una frustrazione talmente evidente da involarsi subito negli spogliatoi: un gesto che sintetizza quella che è stato il suo ciclo nerazzurro, e di una gestione di Gasperini tra molti punti interrogativi.

La domanda sorge spontanea: di chi è la colpa? E’ stato sbagliato l’acquisto? Il giocatore non è all’altezza o è il tecnico a gestir male un giocatore dalle grandi potenzialità? All’inizio Bakker era arrivato come a tutti gli effetti il prototipo di esterno ideale: giovane, esperto in palcoscenici europei, capace di saltare l’uomo e necessità di tempo e pazienza da parte di Gasperini. Il ritiro è stato niente di più niente di meno di quello visto con i suoi predecessori, considerando che per entrare negli schemi del tecnico ci vuole almeno una stagione intera (soprattutto per gli esterni), mettendoci anche un minutaggio costante: la chiave di tutto.

Da perno a oggetto misterioso dove il suo rendimento, con quel poco che gli veniva concesso, è stato all’insegna della zona grigia: niente di eccezionale, ma al tempo stesso con ampi margini di miglioramento, un giocatore dove in fase difensiva faceva fatica, alternandone altre dove saltava l’uomo dimostrandosi anche più offensivo. Se da una parte la titolarità è qualcosa di meritocratico, dall’altra parte invece Bakker è sempre stato sul filo del rasoio senza la possibilità di sbagliare nonostante una concorrenza alla portata dove l’olandese poteva alzare il livello.

Non ci si trovava di fronte il degno erede di Robin Gosens, come del resto Bakker non è esente da colpe peccando magari sotto certi aspetti (e infatti Ruggeri ha meritato di stare tra i primi undici), dall’altra però la sostituzione di Cagliari è stata praticamente quasi umiliante nei confronti del ragazzo: una situazione speculare a quello che accadde tra Gasp ed Emiliano Rigoni nel 2018, nonostante l’argentino fosse mandato alla porta senza tanti rimpianti vista la presenza di Ilicic e Gomez davanti.

E se il problema fosse alla base? Floppare un giocatore fa parte del calcio, ma sulla fascia sinistra rispedire al mittente ogni acquisto sembra diventata una prassi. Pezzella non all’altezza, Mojica stessa cosa come Soppy ed infine appunto Bakker: come se quel ruolo fosse una maledizione dal 2021. Su chi avrà oggettivamente ragione ci sarà il tempo, ma una cosa è certa: sulla fascia sinistra l’Atalanta è rimasta indietro, quando invece bisognerebbe guardare avanti.