Buon compleanno a… Nehuen Perez
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Buon compleanno a… Nehuen Perez

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Nehuen Perez

Nehuen Perez, difensore argentino in forza all’Udinese, compie quest’oggi 23 anni: buon compleanno a lui

Oggi Nehuen Perez compie 23 anni. Ci perdoneranno i tifosi dell’Udinese, che hanno avuto modo di sostenerlo lungo questa e la scorsa stagione, se per parlare di lui facciamo riferimento a un altro universo bianconero. Perché è divertente, non peraltro, riprendere in mano la lista che nell’ottobre del 2019 ha in mano Fabio Paratici secondo Tuttosport. Vi sono scritto i nomi di un po’ di ragazzi già noti al grande pubblico o che sarebbero esplosi successivamente, tutti monitorati con attenzione in vista di un possibile passaggio alla Juventus. In cima c’è Haaland del Salisburgo, ma non è una novità che a Torino si guardi quella montagna di muscoli in movimento. Poi vi è Dani Olmo della Dinamo Zagabria, Havertz del Bayer Leverkusen e Sancho dal Borussia Dortmund. Tra i meno noti ci sono Badiashile del Monaco e Florentino Luis del Benfica, Infine, eccolo qui, Nehuen Perez, argentino classe 2000 che gioca in Portogallo, nel Famaliçao. Ora, può far sorridere pensare che nessuno di questi si sia presentato alla Continassa, semmai è stato il direttore sportivo ad uscirne. E nessuno è anche arrivato in Italia, ad eccezione appunto del difensore dell’Udinese. Che in Serie A gioca dal 2021, ma che avrebbe potuto sbarcare anche prima perché sembrava cosa fatta il passaggio al Parma dall’Atletico Madrid, il club che ne deteneva il diritto alle prestazioni sportive.

Nehuen sceglie il Friuli per una serie di motivi, che va a spiegare nella conferenza stampa, tra i quali la sponsorizzazione di un compagno di squadra in Spagna, che lo diventerà anche in nazionale un po’ di tempo dopo: «Ho scelto l’Udinese perché ha dimostrato tanto interesse nei miei confronti. Ho chiesto a De Paul che mi parlasse di questo club e lui mi ha risposto che se fossi arrivato qui avrei avuto la possibilità di fare un passo in avanti nella mia carriera. Sono molto contento di avere trovato qui a Udine un nucleo di argentini così consistente. Prima di iniziare ad allenarmi sono stato a cena da Molina, mi sono inserito fin da subito non solo con i miei connazionali ma con tutto il gruppo. Mi sento pronto a iniziare la serie A con la maglia bianconera per convincere società e staff che hanno fatto bene a puntare su di me. Studio i difensori di tutti i diversi campionati per poter trarre le caratteristiche migliori, con l’obiettivo di diventare un grande calciatore». Che le cose non vadano male lo si capisce dal fatto che al termine della stagione 2021-22 l’Udinese trasforma il prestito in acquisizione definitiva, pur lasciando a Simeone la facoltà di un diritto di recompra per i prossimi 3 anni.

E ci sono anche altri indizi a segnalare la crescita del ragazzo. Come la convocazione con l’Argentina, dove debutta prima del Qatar nel test amichevole contro l’Honduras. Entra nell’ultimo quarto di gara, si gode dal campo un trailer del Mondiale che verrà con un sublime gol di Messi in pallonetto, inizia a respirare l’aria frizzante dell’Albiceleste, anche se il Ct poi non lo caricherà a bordo della “Scaloneta” che riporterà in patria quella coppa attesa dai tempi di Maradona.

Con l’Udinese la seconda stagione è positiva: certamente un po’ saliscendi come quella della squadra che all’inizio ha fatto sperare in qualcosa di più, ma anche contrassegnata per lui da un feeling con il gol che rappresenta un’assoluta e piacevole novità. In tutta la breve carriera precedente era andato in rete solo una volta nella Primeira Liga; nella Serie A 2022-23 va a bersaglio due volte e altrettanto fa in Coppa Italia. Per Andrea Sottil diventa un fattore importante sulle palle inattive: calci d’angoli e punizioni sfruttano le sue capacità nel gioco aereo. Ed è così che, c’è da scommetterci, il suo nome compare nuovamente su qualche taccuino di osservatori in giro per l’Europa, se ne parla già e se ne parlerà ancora quest’estate.