Cagliari, serve una vera svolta - Calcio News 24
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2012

Cagliari, serve una vera svolta

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pinilla ifa

Vittoria doveva essere ma vittoria non è stata, anzi. Il Cagliari ha naufragato all’esordio davanti al proprio pubblico ad Is Arenas, lasciando i tre punti al Pescara, impostosi grazie ad un autogol sulla punizione calciata da Christian Terlizzi e al raddoppio firmato Vladimir Weiss. A nulla è poi valso il rigore realizzato da Mauricio Pinilla a dieci minuti dal termine, con i rossoblù che non sono riusciti a riprendere le redini del match.

Non che i sardi non ci abbiano provato, ma le buone intenzioni mostrate sia oggi sia nelle precedenti partite ormai non bastano più. Ennesima prestazione assolutamente salvabile, ma ancora una volta priva di concretezza. I quasi sessanta minuti passati all’assalto dell’area di rigore avversaria non hanno portato a nulla, anche per via dell’ottima giornata in cui gli isolani hanno trovato Mattia Perin, destinato a diventare uno dei migliori estremi difensori del panorama calcistico italiano. È andata peggio al collega Michael Agazzi, che di pericoli ne ha corsi davvero meno, e quei pochi in cui ha dovuti mettersi alla prova non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca. Prima sul calcio di punione battuto da Terlizzi doppiamente deviato prima da Ekdal poi da Rossettini, che hanno messo l’ex Triestina fuori causa. Poi sulla perla di Weiss, a segno anche nella scorsa giornata contro il Palermo, che ha eluso l’opposizione di Pisano e indirizzato la sfera all’angolino destro.

Continua il periodo nero dell’attacco. Il bomber cileno ha ritrovato la via della rete e potrebbe servirgli da spinta per poter riacquistare quell’efficacia che nella seconda parte della scorsa stagione ha permesso ai rossoblù di tenersi alla larga, seppur non troppo, dalle acque più agitate della classifica, che ora piange sul serio. Ultima piazza, con due soli punti, frutto dei pareggi contro Atalanta e Palermo. Ma per rialzarsi c’è ancora tempo. Inutile fare a questo punto dell’anno troppi discorsi sulla posizione nella graduatoria, che certo può essere utile come indicazione per cercare di limare quelle imperfezioni che hanno relegato una buona squadra sul fondo dell’oceano.

Dispiacere e rabbia, i sentimenti provati dai sostenitori che hanno potuto assistere dal vivo all’incontro. Il rammarico per la vittoria sciupata contro un avversario dimostratosi inferiore e i dubbi, per alcuni certezze, sull’incapacità del tecnico Ficcadenti di guidare la squadra hanno convissuto nelle risposte trasportate sul campo, a pochi metri dai posti a sedere del nuovo impianto, che spera di assistere a prestazioni migliori in futuro, nelle mani del presidente (autosospeso ma sempre presente) Massimo Cellino.