Cairo: «Due rinforzi in arrivo». E poi attacca Lotito - Calcio News 24
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2014

Cairo: «Due rinforzi in arrivo». E poi attacca Lotito

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Il patron del Torino: «Conflitto d’interessi per lui»

CALCIOMERCATO TORINO CAIRO – Alla sua decima stagione da presidente del Torino, Urbano Cairo sta vivendo il momento più bello della sua gestione: l’affetto del pubblico, l’avvicinarsi dell’inaugurazione del nuovo Filadelfia (in programma nel 2016), l’approdo in Europa… Se la squadra di Giampiero Ventura si gode qualche giorno di riposo, lo stesso non può dirsi per la dirigenza granata, che deve definire le prossime mosse di mercato.

I RINFORZI – Il destino di Alessio Cerci non è stato deciso, ma a prescindere potrebbero arrivare ulteriori innesti, se il cammino in Europa League proseguisse: «Stiamo a vedere cosa succederà nel playoff, se le cose dovessero andare bene per noi ci troveremmo nella condizione di disporre di un gruppo già vasto però due elementi in più potrebbero arrivare. Del resto non scordiamoci che quest’anno, grazie allo scorso campionato, inizieremo la Coppa Italia dagli ottavi di finale e quindi l’impegno sarà ancora più intrigante. E poi per il Toro l’Europa League è una grande occasione in senso assoluto. C’è chi la snobba? A me non interessa, l’Europa League mi piace moltissimo e mi pare che la pensino così anche i nostri tifosi che contro il Brommapojkarna ci hanno regalato tantissimo affetto, posso immaginare cosa succederà in futuro se si riuscirà a proseguire il cammino», ha dichiarato Urbano Cairo, che, come riportato da “Tuttosport”, si è poi complimentato con Bruno Peres e Sanchez Miño.

CAOS FIGC – Ma Urbano Cairo deve fare i conti anche con le questioni federali e, quindi, con il caos attorno alle elezioni e ai candidati alla presidenza FIGC, cioè Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini. Si sono alzati i toni e nel mirino è finito anche Claudio Lotito, preso di mira perché gestisce non solo la Lazio, ma anche la Salernitata in Lega Pro ed è destinato alla carica di vicepresidente FIGC se Tavecchio vincesse: «Mi sono stupito di vedere Lotito all’assemblea di B: lui è un consigliere di Lega come tanti, non vedo il motivo per cui dovesse partecipare ad una assemblea in cui non c’entra nulla, a meno che non possieda una società di B. Se ha fatto delle promesse a nome della Lega di A ha sbagliato, perché non ha nessun titolo per farlo. Non vorrei che tutto questo fosse legato al fatto che Lotito ha ambizioni in sede federale. Leggo che vorrebbe fare il vicepresidente o il delegato per il club Italia: sarebbe un gravissimo conflitto di interesse essendo lui il presidente di una società di A».

LA RISPOSTA E LA REPLICA – La risposta è arrivata dal presidente dl Genoa in tarda serata. Non è andato per il sottile Enrico Preziosi, che ha attaccato Cairo tirando in ballo ancora l’accusa del conflitto di interessi:  «Cairo dovrebbe spiegare le ragioni occulte del suo voltafaccia. Che il detentore del terzo polo televisivo italiano, nonché socio di Rcs, si metta a parlare di conflitti di interessi inesistenti riferendosi a Lotito ricorda la parabola di chi che bada alla pagliuzza nell’occhio altrui e non vede la trave che c’è nel proprio. Perché scagliarsi contro Lotito? Solo stizza. O forse c’è dell’altro, ad esempio il ricordo di come è stato eletto in consiglio di Lega». Immediata la risposta di Cairo, che ha spiegato di non poter essere accusato di conflitto di interessi in Rcs, perché ne è un semplice socio e non riveste un ruolo gestionale.