2015
Torino, attesa Hernandez-Belotti | Ts
Per l’attacco ci sono anche le idee Coda, Paulinho e Matri
E’ entrato nel vivo il mercato del Torino, che vuole accelerare per Abel Hernandez: in questi giorni è atteso il nuovo incontro tra l’agente Pablo Betancourt e l’Hull City, a cui presenterà l’offerta granata. Il Torino è disposto a prendere l’attaccante uruguaiano in prestito oneroso (1 milione di euro) con obbligo di riscatto (6-7 milioni), ma a determinate condizioni, legate cioè al numero di presenze e gol per non ritrovarsi a dover comprare un giocatore che non è stato in linea con le aspettative. Il club inglese, invece, vuole la certezza di liberarsene, per questo la trattativa resta complessa. Potrebbe essere decisiva la mediazione del procuratore, ma nel frattempo il Torino valuta altre piste.
ALTERNATIVE – Il Torino, infatti, continua a seguire Andrea Belotti, che potrebbe lasciare il Palermo nel caso in cui arrivasse in Sicilia uno tra Sergio Araujo e Joel Campbell. Occhi puntati anche su Haris Seferovic, blindato dall’Eintracht Francoforte. Un sondaggio, come riportato da Tuttosport, è stato fatto anche per Massimo Coda, svincolato dal Parma. E’ stato accostato anche Paulinho (Al Arabi), ma non va scartata nemmeno l’ipotesi Alessandro Matri (Milan). Per quanto riguarda le mosse in uscita, nelle prossime ore è atteso un confronto a Forte dei Marmi tra il patron granata Urbano Cairo e il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, per Bruno Peres.
DA MOURINHO – Chi è già andato via è, invece, Luciano Zavagno, che è diventato lo scout in Argentina del Chelsea. «E’ un’occasione d’oro per la mia carriera, non potevo dire di no. Un’opportunità da cogliere al volo, opportunità che mi sono guadagnato con il Toro», il saluto dell’osservatore, che ha ringraziato anche il direttore sportivo Gianluca Petrachi: «Per me è come un fratello. Già ai tempi del Pisa si era creato un rapporto speciale, è una persona generosa e competente. Grazie a lui ho compreso la differenza che passa tra guardare le partite da calciatore e da osservatore. Così sono cresciuto tanto in questi anni».