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Chelsea, Mendy: «A un passo dal lavorare in un negozio di vestiti, poi…»

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Edouard Mendy ha raccontato un aneddoto curioso sulla sua carriera prima dell’arrivo al Chelsea

Edouard Mendy è il portiere titolare del Chelsea che si giocherà la finale di Champions League sabato prossimo contro il Manchester City. Il portiere, però, prima di volare in Inghilterra ha vissuto un momento complicato e lo ha raccontato in una intervista al Daily Mail.

PROCURATORE – «Il momento peggiore per me è stato la fine della finestra di mercato estiva. Lo Cherbourg mi aveva svincolato e io cercavo continuamente di contattare il mio procuratore. Gli scrivevo, gli lasciavo messaggi in segreteria, ma lui non mi rispondeva. Lo facevo tutti i giorni, ma alla fine sono arrivato all’ultimo giorno disponibile. Non aveva neanche il coraggio di parlare direttamente con me. E quando mi ha risposto è stato solo un messaggio in cui diceva ‘scusa, è l’ultimo giorno di mercato e non riuscirò a trovarti un club, quindi ti suggerisco di cercarti un lavoro e di continuare ad allenarti da solo». 

LAVORO IN NEGOZIO – «Sono arrivato al punto di mandare curriculum. Avevo studiato in passato e sono sempre stato bravo negli affari. Avevo un amico che aveva un negozio di vestiti da uomo ed era convinto che gli sarei stato utile. Mi ha offerto la possibilità di gestire il suo negozio. Sapeva che la mia intenzione era quella di trovarmi una nuova squadra, ma sono stato molto incerto e avrei potuto anche accettare. Ma otto giorni dopo che l’idea ha cominciato a balenarmi in testa, il Marsiglia mi ha chiamato per offrirmi la possibilità di diventare uno dei portieri di riserva del club. In quel momento le cose sono cominciate a cambiare».