Chi è: Jonathan de Guzman - Calcio News 24
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2014

Chi è: Jonathan de Guzman

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Conosciamo meglio l’obiettivo di calciomercato del Napoli: la biografia

VILLAREAL DE GUZMAN NAPOLI BIOGRAFIA – Jonathan de Guzman è nato a Toronto, in Canada, il 13 settembre 1987, da madre giamaicana e padre filippino. Fin da piccolo mostra una certa predispozione per il calcio: si allena con la squadra locale canadese dei North Scarborough SC, ma gioca spesso anche con la squadra del fratello maggiore, contro avversari più grandi di lui. Quando Jonathan è poco meno di un adolescente, suo fratello Julian (che attualmente milita nella formazione greca dello Skoda Xanthi) viene reclutato nel settore giovanile dell’Olympique Marsiglia. Anche Jonathan decide così di seguirlo in Europa: a 12 anni fissa un provino con gli olandesi del Feyenoord e viene preso. Curiosamente, in seguito, Jonathan deciderà di acquisire la nazionalità olandese, mentre suo fratello Julian rimarrà canadese.

CARRIERA – A 18 anni appena compiuti, il 15 settembre del 2005, de Guzman ottiene la prima convocazione in prima squadra, in Coppa UEFA contro il Rapid Bucarest (1 – 1). Tre giorni dopo esordisce ufficialmente in campionato contro l’Heerenveen ed il 30 settembre segna il suo primo gol contro il Willem II. Conclude la stagione con 4 gol in 29 gare e firma il suo primo contratto da professionista, un quadriennale. La stagione seguente per de Guzman non è così positiva, il Feyenoord non si qualifica nemmeno per l’Europa: lo stesso giocatore ammetterà qualche anno dopo di aver avvertito su di sè troppa pressione. Con il tecnico Van Marwijk, nel 2007/2008, de Guzman migliora il proprio rendimento e contribuisce alla vittoria della Coppa d’Olanda. Raggiunto un accordo per il passaggio al Manchester City per 10 milioni di euro, il Feyenoord decide quell’estate di trattenere de Guzman, già con le valigie in mano (gli inglesi ripiegheranno poi su Shaun Wright-Phillips) e il giocatore salta gran parte della stagione seguente per infortunio. Tornerà in campo in estate, quando per lui ci saranno richieste da Chelsea e Valencia: convinto a rimanere dal neo-allenatore Mario Been, de Guzman è protagonista ancora di una serie di infortuni. Lascia il club svincolato e si accorda con gli spagnoli del Maiorca, sorprendendo il Newcastle, che aveva già un accordo di massima con lui: nonostante l’esclusione del club dall’Europa League per problemi finanziari, de Guzman pare tornato finalmente sui suoi livelli e, dopo un’ottima annata, firma nell’estate del 2011 con il Villareal, che lo acquista per 8,5 milioni di euro, qui segna anche la sua prima rete in Champions League, contro il Bayern Monaco, il 22 novembre 2011 (partita persa dagli spagnoli per 3 a 1). La stagione seguente viene quindi ceduto allo Swansea City: il club gallese preleva il giocatore in prestito oneroso per due stagioni, al termine delle quali il giocatore è tornato al Villareal. Con i gallesi de Guzman ha segnato 9 gol in 71 partite circa tra campionato e coppa ed ha conquistato la Coppa di Lega 2012-2013

IN NAZIONALE – Nel 2008 de Guzman sceglie di giocare con la nazionale olandese: viene convocato prima in Under 21 (con cui partecipa alle Olimpiadi di quell’anno), quindi nel 2013 con la nazionale maggiore, con cui mette insieme 13 presenze in poco tempo, rientrando quindi nei piani di Van Gaal per i Mondiali del 2014. La sua prima presenza è del 13 gennaio 2013 (amichevole contro l’Italia), in Brasile è sceso in campo alla partita d’esordio contro la Spagna, contro l’Australia e nella finale del terzo posto contro il Brasile.

CARATTERISTICHE TECNICHE E RUOLO – de Guzman è un centrocampista centrale, la sua posizione prediletta è quella di playmaker davanti alla difesa. Ai tempi del Feyenoord è stato non di rado utilizzato come centrocampista destro in un centrocampo a tre.

INFORTUNI – de Guzman è un giocatore con una medio/alta propensione agli infortuni, anche se non riporta problemi seri da un po’ di stagioni: ai tempi del Feyenoord riporta un primo infortunio serio all’inguine nel 2008, quando rimane fuori circa un mese e mezzo prima del ritorno in campo, a ottobre. Un anno dopo l’infortunio più grave di tutti: si frattura il menisco e rimane lontano dai campi quasi un anno, fino al termine della stagione. L’anno scorso ha avuto un nuovo problema all’inguine, risolto però nel giro di poco più di una settimana.