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2014

CN 24, il pagellone di mercato: Palermo

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Il mercato dei rosanero è stato all’insegna del rinnovamento, anche se non vi era tutto questo bisogno

PALERMO PAGELLONE MERCATO CALCIOMERCATO SERIE A –  Due stagioni fa il Palermo retrocedeva in Serie B dopo ben nove stagioni nella massima serie. La retrocessione è stata un duro colpo per la città, che al Barbera ha visto compiersi delle vere e proprie imprese, come la vittoria contro la Juventus o lo storico passaggio in finale di Coppa Italia. Durante questi focosi anni, Zamparini ha tagliato diverse teste, come è solito fare. Parlando di allenatori, Guidolin, Colantuono, Pioli, Mangia, Sannino e Gasperini sono solo alcuni dei nomi silurati dal vulcanico patron rosanero. Impossibile dimenticare Delio Rossi, amato da tutti in città, eccetto forse dal suo stesso presidente. Anche all’interno della società stessa il ruolo di direttore sportivo ha subito profondi cambiamenti. Rino Foschi, l’incredibile Walter Sabatini, Luca Cattani, Giorgio Perinetti: hanno tutti lavorato in Sicilia cercando di allestire una squadra sotto gli ordini del generale Zampa. L’ultimo arrivato è Franco Ceravolo, a cui è stato affidato il compito di costruire, insieme a Iachini che in B ha trionfato, una squadra che si possa giocare le sue chance salvezza in Serie A. Ci sentiamo di dire che Ceravolo non ha fatto un buon lavoro. Certamente aver tenuto Sorrentino è un colpo. L’esperto portiere è ottimo per la Serie A, avendo già ampiamente dimostrato che con lui tra i pali si può star sicuri. Incredibile poi il numero di centrali che ha a disposizione Iachini: otto! Roba che non si vede neanche in una squadra che ha tre competizioni in stagione. Tra questi si contano i nuovi arrivi: Feddal, il ‘Pipo’ Gonzalez (acquisto più costoso, 3.5 milioni di euro), il ritorno dal prestito di Mantovani, e Sol Bamba. L’ivoriano è forse quello che ha maggior esperienza e tenuta fisica: già nazionale, Bamba è arrivato svincolato e magari si rivelerà una delle rivelazioni della stagione 2014/15. Sulle fasce c’è la stessa abbondanza vista al centro della difesa. Tre giocatori per ruolo, certo che Iachini deve temere un sacco di infortuni durante la stagione. A sinistra spicca l’arrivo di Emerson dal Santos. Per quanto riguarda il centrocampo, Ceravolo avrebbe potuto sforzarsi un po’ meno e decidere di puntare su qualche giovane (leggasi Verre o Stevanovic, andati via per fine prestito), invece di pescare giocatori del calibro di Robin Quaison o Ivaylo Chochev. Andato via anche Kurtic, che avrebbe potuto ben figurare. La vera perla è però Luca Rigoni, che arriva dal Chievo per portare qualità in mezzo al campo. A questi si aggiunge anche il ritorno di Della Rocca dal Bologna. L’attacco è stato quasi completamente rivoluzionato. Il 1° settembre il Palermo non aveva ancora completato il suo parco attaccanti. La cessione di Hernandez all’Hull City ha portato ben 12 milioni nelle casse rosanero, ma alla fine questi non sono stati reinvestiti nella maniera migliore. Dal Brondby arriva Makienok, spilungone di due metri e un centimetro la cui altezza non può che evocare il ricordo di Luca Toni nella mente dei tifosi del Palermo. Dopo l’ultimo giorno ecco che è ufficiale anche l’arrivo di Joao Silva dal Bari, dopo il ricorso vinto. Nel frattempo, oltre Hernandez sono stati ceduti il donnaiolo Lafferty, Troianiello, Bacinovic, Malele, Embalo e Petermann. I nomi non fanno scalpore, forse l’unico dubbio riguarda Lafferty, che avrebbe potuto giocarsi le sue chance contro i nuovi arrivati.

IL MIGLIORE ACQUISTO – Come già detto, aver tenuto Sorrentino per la porta corrisponde ad un grande acquisto. Guardando però a chi è effettivamente arrivato, la sorpresa non può che essere rappresentata da Luca Rigoni. Il centrocampista ex Chievo è adesso il perno di centrocampo attorno al quale verrà impostata tutta la manovra offensiva. Si è già visto nel precampionato di cosa sia capace il giocatore, ma nella partita contro la Sampdoria è mancato l’apporto qualitativo che gli si chiede. Adesso tocca a Iachini tirare fuori il meglio da lui.

LA PEGGIORE CESSIONE – Non c’è effettivamente un giocatore ceduto dai rosanero che fa storcere il naso. Il nome più eclatante è forse quello di Abel Hernandez. Sempre criticato per il suo rendimento, l’uruguaiano è stato comunque spesso accostato a club di un certo livello. Certo è che se bussano alla tua porta con 12 milioni in mano, non ci pensi due volte a darlo via, anche se la squadra che paga si chiama Hull City. Niente Roma o Napoli, dunque, per Hernandez, che si accasa in Inghilterra. Non lascia certo un vuoto tra le fila del Palermo, per quanto riguarda la quantità, essendo stato rimpiazzato da Makienok e Joao Silva. Dybala e Belotti però dovranno essere i veri trascinatori della squadra: i due hanno dimostrato di saperci fare, e la prestazione di Dybala contro la Samp ha convinto (quasi) tutti.  

LA POSSIBILE SORPRESA – I nomi di Dybala e Belotti non possono che ritornare. La punta argentina torna a giocare in Serie A dopo la stagione 2012/13, sempre in maglia rosanero. Tra i due, Dybala è sicuramente colui che maggiormente rientra tra i piani di Iachini: contro la Sampdoria si sono viste le preferenze del tecnico dei siciliani, con Dybala titolare dal primo minuto, mentre il Gallo si è accomodato in panchina. Belotti si è poi rifatto con la Nazionale Under 21, segnando una doppietta contro la Serbia. I due attaccanti sono tra i migliori prospetti che si vedono in giro: le loro caratteristiche tecniche si compensano a vicenda, di modo che potrebbero giocare tranquillamente in coppia. Se quest’anno dovessero esplodere però, i tifosi rosanero possono già rassegnarsi di fronte ad un’eventuale cessione da parte di Zamparini.

VOTO 4,5 – Come già detto, Ceravolo poteva fare di più. I milioni spesi per rinnovare la rosa sono 21, tra cartellini ed ingaggi, solo in parte ammortizzati dalla cessione di Hernandez, la più costosa. Il bilancio del Palermo dopo il mercato si chiude con un passivo di circa 2 milioni e mezzo di euro, troppo se si guarda a chi è arrivato e a chi è andato via, ma soprattutto se si considera che difficilmente Iachini schiererà da titolari tutti i nuovi acquisti. Basta dare un’occhiata alla probabile formazione per rendersene conto. L’eccessiva presenza di difensori e terzini coniugata ad un reparto offensivo che ha davvero poca qualità, se non per Vazquez e Dybala, fa capire quanto siano stati sbagliati i movimenti del ds rosanero. Per lottare per la salvezza bisogna anche guardare alle dirette concorrenti: Cesena ed Empoli, anche loro neopromosse, non hanno certo una rosa più competitiva del Palermo, ma tra le squadre che i rosanero hanno trovato in Serie A nessuno è ai livelli, bassi, dei rosanero. A posteriori è fin troppo facile parlare, specie se i giocatori non hanno ancora dimostrato niente, ma l’operato di Ceravolo è stato di certo tra i peggiori della Serie A.