2014
CN24, il pagellone di mercato: Cagliari
L’analisi del rinnovamento sardo: luci ed ombre
SERIE A CALCIOMERCATO CAGLIARI PAGELLONE – Nuova era per il Cagliari e non solo per il passaggio di proprietà: il club sardo, infatti, ha dato vita ad un progetto affascinante, affidandolo alle cure dell’esperto Zdenek Zeman. Mentre il calcio italiano riflette sulla necessità di dare spazio ai giovani, il tecnico boemo passa ai fatti e costruisce la squadra più giovane della massima serie italiana, che finalmente potrà disputare le partite casalinghe nella sua casa, il Sant’Elia, aperto a 12 mila spettatori. Una strada coraggiosa e al tempo stesso rischiosa quella intrapresa dalla squadra rossoblù, che però potrà contare sull’esperienza di un’ossatura ben consolidata di “senatori”. Si è mosso in fretta il Cagliari per accontentare le richieste del suo allenatore, riservandosi gli ultimi innesti nelle ultime ore di calciomercato: in difesa sono arrivati Luca Ceppitelli, Simone Benedetti, Stefan Popescu, Antonio Balzano e Marco Capuano; novità anche a centrocampo con gli arrivi di Godfred Donsah, Joao Pedro, Lorenzo Crisetig; rivoluzione, invece, in attacco con gli inserimenti di Caio Rangel, Alessandro Capello, Diego Farias e Samuele Longo.
IL MIGLIORE ACQUISTO – Scegliere il miglior innesto tra i tanti può rivelarsi una sfida interessante, ma in realtà il miglior acquisto il Cagliari lo ha messo a segno mettendo in panchina Zdenek Zeman. L’allenatore boemo rappresenta la scelta migliore per un club che vuole dar vita ad un progetto rischioso, come quello di puntare su giovani inesperti: Zeman non è solo coraggioso, ma soprattutto bravo nella loro gestione e capace di metterli nelle migliori condizioni per esprimersi. Sicuramente una grande pecca di Zeman è la fase difensiva, ma la sua filosofia di gioco, cioè quella di un calcio che deve saper intrattenere il pubblico e divertire, rappresenta una novità per le squadre a caccia della salvezza, che puntano tutto sulla concretezza piuttosto che sulla forma. “I risultati possono arrivare anche attraverso il bel gioco” in sintesi: in un ambiente che arriva da un passaggio di proprietà e da una stagione tormentata dalla questione stadio c’è una medicina migliore per tornare a sorridere?
LA PEGGIOR CESSIONE – La difesa di Zdenek Zeman ha perso un punto di riferimento: Davide Astori. Se teniamo conto dei termini economici della cessione alla Roma del centrale, allora parliamo di un buon affare, visto che nelle casse del club sardo sono arrivati 2 milioni di euro per il prestito e ne arriveranno altri 5 per la cessione, ma per come è stata gestita la vicenda non può non esserci delusione tra i tifosi e perplessità tra gli addetti ai lavori. L’illusione della conferenza stampa per l’annuncio del rinnovo contrattuale si è trasformata poi in una vera e propria farsa, quando il giorno successivo si è concretizzato il trasferimento al club capitolino. Un’operazione gestita male dalla dirigenza, scivolata su una buccia di banana nella fase più delicata.
LA POSSIBILE SORPRESA – Abile prima punta, Samuele Longo rappresenta anche una valida soluzione sugli esterni e quindi per 4-3-3 zemaniano. Il giovane e polivalente attaccante si trova in una fase decisiva della sua carriera: considerato uno dei talenti più promettenti del calcio italiano dopo aver vinto tutto con la Primavera dell’Inter, Longo, che è reduce dall’esperienze all’Espanyol, al Rayo Vallecano e all’Hellas Verona, deve dimostrare le sue qualità. Intelligente, dunque, la scelta di affidarsi alle cure di Zdenek Zeman, che sa lanciare nel calcio che conta i migliori prospetti: Longo, quindi, può rivelarsi “il Lorenzo Insigne” che il boemo fece esplodere a Pescara. «Sarei disposto anche a fare il terzino pur di giocare», ha dichiarato durante la sua presentazione: la voglia non manca, ma l’attaccante dovrà metterla in campo e a disposizione della squadra.
VOTO 5.5 – Un mercato in chiaroscuro quello del Cagliari. Da una parte un progetto ambizioso per la sua proposta di lanciare i giovani talenti, tante conferme importanti (Conti, Cossu, Sau, Ibarbo, Avelar ed è in arrivo quella di Dessena) dall’altra le perplessità per alcune scelte discutibili. Al di là dell’affare Astori, approfondito sopra, fa riflettere la ricerca andata a vuoto di un terzo portiere da affiancare a Alessio Cragno e Simone Colombi da parte del direttore sportivo Francesco Marroccu, che avrebbe potuto rinnovare il contratto a Vlada Avramov. Inoltre, è stato ceduto Mauricio Pinilla al Genoa, non ad un top club, senza trovare un sostituto con le sue caratteristiche, e non è stato riscattato Matias Vecino, che avrebbe potuto esplodere sotto la guida di Zeman. Se la partenza di Adryan non rappresenta certo un rimpianto, quella del buon prospetto Dario Del Fabro al Leeds qualche riflessione la pone, soprattutto per il diritto di riscatto concesso al club di Massimo Cellino.