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2014

Ts – Corvino promuove i bianconeri: «Favoriti per lo Scudetto»

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L’ex ds viola: «Nastasic e Jovetic? Li vedrei bene in bianconero»

CORVINO JUVENTUS SERIE A– Promossa a pieni voti. Nonostante il caos generato dalle dimissioni, la Juventus resta la favorita per la vittoria dello Scudetto. Parola di Pantaleo Corvino: «La Juve resta favorita per lo scudetto. Caos Conte? Stimo molto Antonio – spiega Corvino a Tuttosport -. Pensavo si dimettesse a maggio, non a ritiro iniziato. Comunque meglio ora che a stagione in corso. Sono cambi che qualche difficoltà la creano, ma la Juve ha una dirigenza di primo livello. Visti i tempi stretti, la società è stata brava e fortunata a trovare libero uno come Allegri. Cambieranno le filosofie, ma un allenatore vincente è andato via e uno è arrivato. Massimiliano può imitare il Capello del dopo Sacchi».

MERCATO – Promosso, sin qui, il mercato di Marotta e Paratici: «Il miglior colpo dei club italiani? Morata. Non potendosi permettere spese alla Real, la Juve si è assicurata un giovane di talento. Peccato per l’infortunio. Il management tecnico italiano è il migliore al mondo, anche se a volte siamo sostituiti da dirigenti incapaci. Iturbe è reduce da una stagione tranquilla a Verona, ma da solo non può cambiare gli equilibri di una squadra».

FIGLI MIEI – Il mercato, però, non è ancora chiuso, e in bianconero potrebbero arrivare tre giocatori che Corvino conosce molto bene, avendoli portati in Italia e, nello specifico, alla Fiorentina: «Romulo scoprii in sudamerica. E’ un jolly straordinario: seppur comprato a basso costo, ero sicuro che sarebbe esploso.Lo presentai a Firenze assieme a Nastasic. All’epoca passarono inosservati e ora me li ritrovo nel mirino della Juve. Jovetic e Nastasic? Giocano in un club straordinario come il Manchester City, che per acquistarli ha investito circa 60 milioni. Negli ultimi tempi sono stati un po’ sfortunati a causa degli infortuni, ma restano due grandi giocatori. Se mi chiedessero un consiglio? Direi loro che al City c’è troppa opulenza tecnica, mentre a Torino troverebbero maggiore spazio. La filosofia della Juve è diversa: ‘Pochi, ma buoni’».