Del Piero un campione, Grosso e Chiellini no. Lippi e Blanc sembrano proprio due porta-sfiga

Tra gli allenatori che fanno danni, sicuramente Ferrara merita il podio più alto.
Vero che in squadra ha tanti che nel calcio femminile sarebbero fenomeni, ma è anche vero che lui ci mette del suo.

Del PIero da tempo è sul viale del tramonto, ma quel che può dare vale molto di più del poco che possono dare i suoi compagni.

Contro la Roma un lampo abbagliante (è proprio il caso di dirlo) di Del Piero ha permesso alla Juventus di passare in vantaggio, ma poi fra Chiellini e Grosso ne hanno combinate così tante, fra palloni persi malamente e giocate senza senso, che tutto è stato inutile.

E quando la partita si poteva ancora raddrizzare ci si è messo Ferrara che ha tolto Del Piero, l’unico in grado, anche con un sospiro, di inventare qualcosa di decisivo.

Un cross decente, una punizione battuta anche ad occhi chiusi avrebbero inciso di più sulla partita di quel che hanno poi fatto quelli rimasti in campo.

Grosso spento oltre ogni immaginazione, Chiellini confuso come reduce da un incubo e Diego smarrito come un passero malato d’asma.

In una Juve così malridotta nemmeno il più grande allenatore del mondo farebbe miracoli. Ma un conto è non fare miracoli e un altro conto è commettere errori irreparabili come quelli commessi da Ferrara.

Adesso la qualificazione Champions diventa un traguardo quasi irraggiungibile.

Alla faccia di Blanc e Lippi che dispensano un ottimismo che somigliano sempre più a porta-sfiga.

Franco Rossi