Dipende da Kovacic ed Icardi: buoni o campioni? - Calcio News 24
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2014

Dipende da Kovacic ed Icardi: buoni o campioni?

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Inter completa, manca la fiamma: l’esplosione dei due talenti, il secondo anno di Mazzarri

INTER SERIE A CALCIOMERCATO – Con gli arrivi di Gary Medel e Pablo Daniel Osvaldo l’Inter può definirsi completa: squadra di fatto finita e strutturata in tutti i suoi ruoli, Mazzarri ha due alternative per posizione e può preparare con adeguato anticipo l’avvio di stagione. Giovedì prossimo sarà il turno del playoff di Europa League (avversari i modesti islandesi dello Stjarnan) e poi campionato.

DIFESA – La premessa: Walter Mazzarri almeno inizialmente partirà con la consueta e fidata difesa a tre salvo poi sperimentare soluzioni innovative qualora i risultati non dovessero dare ragione alle certezze del tecnico toscano. Titolari ed alternative: a difendere la porta di Handanovic (il suo vice è Carrizo) saranno di base Ranocchia, Vidic e Juan Jesus con Campagnaro, Andreolli e Silvestre nelle retrovie. E’ altamente probabile che, dei tre nomi appena fatti, almeno uno possa trovare la porta d’uscita: Gary Medel, mediano d’interdizione per caratteristiche naturali, ha dimostrato proprio nel Mondiale disputato ad altissimi livelli con il suo Cile di poter fungere agevolmente da difensore.

CENTROCAMPO – Partiamo dal mezzo: i titolari saranno Hernanes, Kovacic ed uno tra M’Vila ed il jolly Medel. Ad ogni modo tre maglie da titolari per queste quattro pedine ed ulteriori riserve (di lusso) Alvarez e Guarin. Avanzano i vari Kuzmanovic, Krhin ed Obi: sembra chiaro come si procederà ad un’importante operazione in uscita con Guarin che in tal senso è l’indiziato numero uno. Mazzarri può definirsi soddisfatto: può optare per un centrocampo di sostanza schierando sia M’Vila che Medel o sceglierne uno dei due e puntare tutto sulla qualità di Kovacic ed Hernanes. E’ proprio l’impiego del talentuoso croato a dirla lunga sulle intenzioni di Mazzarri: classe ’94, dopo un anno e mezzo di difficile lettura Kovacic si gioca l’Inter ed è (anche) questa la grande partita del tecnico toscano. Che sulle corsie laterali – cardine per lo sfogo del suo impianto tattico – vede la situazione decisamente più delineata: Jonathan, Nagatomo, Dodò e D’Ambrosio per due maglie con il neoarrivo brasiliano elemento più interessante nelle corde di Mazzarri. Ipotizzabili le cessioni in prestito di Mbaye e del giovanissimo Donkor.

ATTACCO – Senza girarci intorno: dipende tutto da Mauro Icardi. L’argentino dovrà dare continuità alla vena realizzativa mostrata nella seconda fase della scorsa stagione, quando Mazzarri – dopo gli infortuni che ne hanno condizionato l’avvio di campionato – lo ha iniziato ad utilizzare con discreta costanza. Palacio farà il suo, Osvaldo sposta poco e Botta è un’alternativa, è lui dunque il finalizzatore ed è lui che dovrà accendere il modello di gioco proposto dall’allenatore di San Vincenzo: Walter Mazzarri ha da sempre esaltato la sua prima punta, da Bianchi ed Amoruso a Pazzini fino al clamoroso exploit di Edinson Cavani, fattore venuto parzialmente meno proprio nella scorsa stagione. Mauro Icardi, a patto che nei suoi pensieri ci sia più il campo che altro, ha tutti i numeri per sfondare: segna in tanti modi perché ha forza fisica e buona tecnica di base ma soprattutto ottima lettura delle situazioni offensive. Classe ’93, prodotto ancora grezzo, può esplodere nell’immediatezza: tradotto, l’Inter è una buona squadra che può andare oltre il suo valore se e solo se sarà la stagione di alcuni singoli. Vidic la nuova certezza, Kovacic ed Icardi gli indiziati a far saltare il banco: dipende da loro due, degli altri già si sa tutto. Il resto deve farlo proprio Mazzarri, da sempre gran valorizzatore di quanto a disposizione.