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«Violenza morale del Milan su Donnarumma»: Raiola vuole annullare il contratto

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Donnarumma Raiola Milan: le ultime su un triangolo scottante. Si parla del rinnovo di contratto del portiere e della clausola, un caso che sta scuotendo l’ambiente rossonero

La clausola di Gianluigi Donnarumma torna a essere un argomento scottante nel Milan. Mino Raiola è tornato all’attacco dopo la firma sul rinnovo del contratto avvenuta in estate, probabilmente il momento negativo del Diavolo lo ha spinto a rivedere gli accordi. La clausola – 40 milioni di euro senza Champions League, altrimenti 70 milioni – infatti non è stata firmata dalla controparte e non è depositata in Lega, ma c’è di più. Secondo quanto riporta Il Corriere dello Sport, il procuratore di Donnarumma invoca l’annullamento del contratto firmato in estate appellandosi a una violenza morale che avrebbe subito il portiere prima del rinnovo.

Era fine luglio quando Donnarumma firmò il rinnovo, quel giorno Mino Raiola non era in sede e il suo avvocato Rigo lasciò la stanza per protesta al momento della firma dell’accordo. Stando al quotidiano, Donnarumma – dopo aver ricevuto tre mensilità – avrebbe inviato un documento ai dirigenti del Milan nel quale sostiene di essere stato oggetto di pressioni psicologiche al momento della firma. Se dimostrata, si tratterebbe di violenza morale e, secondo il codice civile, si potrebbe annullare il contratto. Le due parti sono al lavoro e in contatto per mediare, ma il fatto positivo è che ancora non ci sia una causa.