2015
Calciomercato, le pagelle: Empoli
La conferma di Saponara, l’arrivo di altri giovani e qualche lacuna: voto 6 agli azzurri
L’Empoli si presenta all’undicesima stagione di Serie A della sua storia completamente rinnovato, paradossalmente riveste più il ruolo di neopromossa in questa annata che nel 2014-15 quando effettivamente era salita dalla Serie B. Gli azzurri hanno davanti una stagione difficile iniziata molto male in Coppa Italia con l’eliminazione col Vicenza al Castellani e proseguita anche peggio con il k.o. casalingo con il Chievo. Solo contro il Milan ha fatto vedere sprazzi dell’Empoli che fu, peraltro perdendo immeritatamente. Ma cos’è che è cambiato da aver scompigliato così le carte in tavola? Innanzitutto non c’è più Maurizio Sarri, l’uomo che aveva fatto tornare l’amore tra la città e la squadra, il condottiero della promozione e artefice di una delle realtà più belle del calcio europeo la scorsa stagione. È arrivato Marco Giampaolo, reduce da alcuni incarichi deludenti, qui alla sua grossa chance: le idee di Giampaolo si sposano bene con l’Empoli ma i risultati per ora non arrivano e la fase difensiva non va. Proprio in difesa sono arrivati grossi cambiamenti e non poteva essere altrimenti, alcune partenze erano già state decise e altre invece si sono rivelate comunque fondamentali per una squadra di provincia che vende sempre bene e tira fuori ogni anno almeno un gioiellino dal vivaio (a proposito, il nome di Diousse già inizia a circolare nelle sedi di mercato). Sarà un’annata dura e la società ha lavorato molto sul mercato vendendo abbastanza e comprando bene senza però strafare.
MIGLIOR COLPO – Non è propriamente cresciuto nel vivaio e si considera un acquisto solo a livello tecnico, ma Riccardo Saponara è l’anima dell’Empoli. Arrivato a diciotto anni da compiere, il numero 5 empolese aveva preso la via di Milano per poi tornare lo scorso gennaio tra l’entusiasmo generale. Nelle prime due partite di Serie A di questa stagione ha confermato la grande intesa con Maccarone e la sua ottima verve realizzativa mettendo a segno due gol, entrambi di sinistro che nemmeno sarebbe il suo piede. Saponara è l’esempio di come in Italia non si sappia fare calciomercato: Juventus, Milan e Napoli avrebbero bisogno come il pane di un giocatore con le sue caratteristiche, il trequartista perfetto per il 4-3-1-2 ma anche per qualsiasi altro modulo che preveda un giocatore abile a muoversi tra le maglie della difesa avversaria, bravo a giocare in verticale e a inserirsi. Fidatevi, Saponara non ha niente da invidiare a Draxler e non perché il tedesco sia sopravvalutato, tutt’altro: il giocatore dell’Empoli è uno dei talenti più cristallini del nostro calcio ma nessuno sembra essersene accorto. L’Empoli però come al solito ha mostrato un occhio di falco e se lo è ripreso in prestito con diritto di riscatto prima e a titolo definitivo poi, dato che a maggio ha fatto valere l’opzione per comprarlo a quattro milioni di euro. Un’enormità se si pensa al fatturato dell’Empoli, un affare se si vede giocare Saponara almeno una volta nella vita. Se il romagnolo confermerà quanto di buono visto nelle prime giornate allora si prefigurerebbero scenari importanti: la possibile doppia cifra nella classifica marcatori, la convocazione in nazionale, un aiuto importante per la difficile salvezza dell’Empoli e via discorrendo.
PUNTI DEBOLI – Veniamo adesso alle note dolenti del calciomercato dell’Empoli a cui si possono imputare alcune colpe ma sono tutte parziali. La prima è non aver trovato un sostituto all’altezza di Rugani in difesa: certo, difensori del genere ne nascono uno ogni quindici anni, ma comunque per adesso la scelta di confermare Martinelli non ha reso – sebbene in questo caso sia più una scelta tecnica che dirigenziale. Sono arrivati Costa, Cosic e Camporese ed è stato confermato Barba a livello di centrali e adesso sta a Marco Giampaolo trovare il compagno di reparto più adatto per Lorenzo Tonelli, alla stagione della verità in Serie A dopo l’ottimo esordio nel 2014-15 e il mancato trasferimento al Palermo in estate. Sulle fasce è partito un giocatore di sicura affidabilità come Hysaj e sono arrivati Bittante e Zambelli, con il primo tutto da valutare e il secondo titolare al posto dell’infortunato Laurini, in questo caso comunque si poteva fare di più e sfruttare il momento per cedere Mario Rui, il suo agente aveva parlato di cessione e tenere uno che vuole andare via non è certo bellissimo; tra l’altro l’arrivo di uno come Biraghi sarebbe stato fantastico per una piazza come Empoli. Si poteva fare qualcosa in più anche in attacco perché è arrivato il solo Livaja e le punte, Saponara escluso, sono solo quattro – più Piu, giovane della Primavera di cui si parla molto bene. Bene invece a centrocampo con due colpi di spessore come Paredes e Maiello uniti alla conferma di Ronaldo e Zielinski, oltre al già citato Diousse. Molti dubbi invece per la porta: Skorupski nelle prime partite ha fatto molti errori e non ha convinto.
VOTO 6 – L’Empoli comunque si prende la sufficienza in questo calciomercato perché non ha lasciato del tutto vuota nessuna casella da riempire. Certo, si potevano prendere più attaccanti e magari un portiere più di spessore – Skorupski come detto per adesso ha dimostrato le solite lacune dello scorso anno a Roma – ma comunque non si poteva chiedere la luna a una società del genere. Per adesso il peso è tutto sulle spalle di Marco Giampaolo, che ha sulle spalle l’arduo compito di non far rimpiangere Sarri e per adesso ci sta riuscendo solo a metà: la fase offensiva è cristallina e logica come quella del collega toscano, ma in difesa si sono visti troppi pasticci nelle prime tre uscite. Il Castellani sa essere paziente ma comunque sono già nati i primi mugugni di fronte a una possibile involuzione rispetto alla passata stagione. A prescindere dal calciomercato Giampaolo dovrà lavorare molto sulla tenuta fisica dei suoi, queste due settimane dovranno servire a riprendere la forma (ma la preparazione a cosa serve?) perché l’Empoli cala troppo presto a livello fisico nei secondi tempi e non a caso ha subito gol decisivi solo nei secondi quarantacinque minuti. Marcello Carli comunque per adesso è promosso con riserva, sarà il campo a dare il verdetto. L’Empoli ha comprato e ha venduto bene, anche le cessioni di Valdifiori, Signorelli, Brillante e Tavano sono parse sensate; l’unica pecca è che forse il ds Carli ha aspettato troppo tempo prima di sferrare dei colpi decisivi.