2012
Esclusiva, Rise Beatbox: “Vi svelo il mio passato da calciatore, il nuovo album…”
Dopo l’estate, riprende anche la nostra rubrica ‘FreeStyle‘ nel viaggio tra i migliori talenti della scena hip-hop nostrana. Oggi è il turno di Rise Beatbox: ex-calciatore, beatboxer, rapper e tanto altro. Vediamo cosa ci ha detto in esclusiva ai microfoni di Calcionews24.com :
Big Up Rise Beatbox: innanzitutto vogliamo chiederti quando e come nasce l’amore per lo sport più bello del mondo?
Ciao a tutti, l’amore per il calcio è iniziato fin dai primi anni della mia vita. Come quasi tutti i bambini mi sono avvicinato a questo mondo grazie a mio padre,grande tifoso e giocatore, avendo giocato in grandi squadre come il Milan da giovane e avendo proseguito la sua carriera calcistica da amatore fino a pochissimi anni fa. La mia particolarità è sempre stata quella di preferire giocare a calcio più che seguirlo da tifoso. Ricordo infatti vari episodi dove i miei familiari cercavano di avvicinarmi al mondo del calcio televisivo con scarsi risultati;visto che dopo pochi minuti,preso dalla voglia e dall’euforia,mi precipitavo con il pallone in mano nel campetto infondo alla mia via per giocare giornate intere.
In una precedente intervista, Rayden ci ha confermato che hai un passato da calciatore: lo hai mai praticato a livello agonistico ?
Saluto innanzitutto mio “fratello” Rayden,amico e compagno di tanti live e successi nel nostro “ambito lavorativo”.Confermo inoltre di aver giocato per anni in numerose squadre,fino ad arrivare a livelli agonistici. La mia carriera calcistica è iniziata in modo un po particolare.Di solito, i bambini o comunque i ragazzi,iniziano fin da piccoli,spesso “spinti” dai genitori a giocare in vere e proprie squadre.Io invece fino all’eta’ di 12 anni ho continuato a giocare per i fatti miei,nei campi pubblici offerti dalla la mia città’ e credo che sia stata proprio quella la mia forza.Di sicuro, la pecca era quella che la mia capacità di muovermi e stare in campo era pari a zero,non avevo idea di come fosse giocare in una squadra vera e propria,ma modestamente,in tutta sincerità’,essendomi sempre divertito e “arrangiato” con il pallone,avevo acquisito una tecnica ad altissimi livelli,che è sempre stata la mia forza con il pallone.All’eta’ di 13 anni, mia madre mi accompagno’ nell AC.Oreno,una squadretta provinciale vicino alle nostre parti. li ho passato 2 anni della mia vita, a divertirmi e a perdere numerose partite (la maggior parte in verità!) ma dove ho iniziato ad apprendere come doveva comportarsi in campo un vero giocatore.Ricordo belle frasi del mio Mr. che ringraziava i miei di avermi portato da loro e che mi avrebbe seguito per insegnarmi le “fondamentali” per chi vuole giocare nel mondo del calcio a 11.La mia forza era comunque la tecnica,la resistenza e la progressione nella corsa.Giocavo a centro campo e spesso da trequartista con la maglia numero 10,ruolo che adesso purtroppo non viene più utilizzato.Mi divertivo principalmente a tirare scemi un po tutti,tra elastici e tunnel e grandi botte sugli stinchi ahahahah! Fui probabilmente condizionato dalla videocassetta della Gazzetta su Ronaldo (Brasiliano) che mi guardavo tutte,e dico tutte,le mattine alle 6.00 prima di andare a giocare il match domenicale.L’anno dopo c’è stato subito un passaggio dai provinciali ai regionali,con la maglia del Seregno,dove personalmente ho passato l’anno più bello della mia vita,calcisticamente parlando.Abbiamo vinto il campionato e ci siamo classificati tra le prime 10 squadre d’Italia (a livello Semi Professionistico).In quell’anno ero diventato un vero giocatore,soprattutto a livello fisico,perché i piedi,lo dico con fierezza,erano sempre gli stessi e ho avuto la fortuna di essere stato notato da parecchie squadre Professionistiche.L’anno dopo ho giocato nell’ AC.Legnano,negli allievi professionistici,gasato dal giocare contro le giovanili di tutte le squadre di Serie A (per intenderci come Inter e Milan).Sinceramente eravamo tutti molto forti singolarmente ma come squadra non ci avevano insegnato e caricato nella giusta maniera;infatti quell’anno a livello mentale non era stato dei più positivi per me.L’estate dopo sono stato chiamato dalle giovanili dell’Empoli per il ritiro estivo pre campionato,per poi,causa tempistiche troppo avanzate per le trattative,essere comprato dall AC.Monza. Li ho concluso la mia carriera a 17/18 anni, con tante soddisfazioni,una presenza in Serie C in coppa Italia e con tanti infortuni e nuove passioni. Passioni che mi hanno (felicemente per me,e un po meno per il mio Mr.) permesso di valutare tante cose e di scegliere la strada nella musica che sto come sapete,portando avanti.E’ stata una bellissima esperienza in generale,mi ha insegnato tante cose e tanti valori. Mi ha inoltre, fatto notare tante cose che rendono questo,come tutti gli sport,meno genuini di come si pensa. Il mio modo di giocare è sempre stato molto tecnico,un po in freestyle,seguire gli schemi non mi è mai piaciuto,sia in campo che nella vita,e per questo ho poi scelto una strada differente.
Se non siamo troppo indiscreti, per quale squadra fai il tifo?
Sono al 100% interista. Come detto prima, non sono mai stato un grande tifoso. Amo principalmente giocare al Calcio più che seguirlo,ma come mio padre,il mio sangue sarà sempre neroazzurro.
C’è un calciatore in cui ti identifichi maggiormente?
In realta’ non ne esiste uno in particolare. Citando grandissimi giocatori,ovviamente senza la presunzione di paragonarmi a campioni di questo livello,ho sempre avuto una grande progressione nella corsa alla Kakà ,ma ho sempre fatto giochetti alla Ronaldo/Ronaldinho,per citare 3 brasiliani.Giocando in casa,invece,mi sono sempre rispecchiato nel modo di stare in campo di Giovinco.
Indicaci qual è, secondo te, il calciatore più hip-hop della Serie A e perché?
Credo che il calciatore più hip hop sia sempre stato Ronaldinho. Ultimamente anche Mario Balotelli (giocatore contro il quale ho giocato quando era nelle giovanili dell’inter) lo vedo molto hip hop. Questo per il suo modo di fare, per la sua grinta e per il suo stile nel gestire la sua carriera in freestyle, seguendo principalmente il suo istinto e la sua volontà.
Sei uno dei ‘capi’ del Beatbox: come mai l’Italia ha recepito con notevole ritardo questa disciplina dell’Hip-hop? Puoi spiegare ai nostri lettori in cosa consiste?
Il Beatbox è l’arte di riprodurre i suoni degli strumenti musicali,principalmente della batteria,con il solo uso della propria bocca e degli organi che ne fanno parte. Come nella maggior parte delle discipline dell’hiphop, anche nel Beatbox l’Italia ha recepito un notevole ritardo.Il perché non è facile da spiegare, perché le motivazioni potrebbero essere mille ma provo a farvi un quadro generale. Tutte queste discipline,il Writing,l’Mcing,Il Djing,il Breaking,il Beatboxing,sono tutte forme d’arte che non nascono dal nostro paese ma principalmente dall’America.Nelle zone povere degli Stati uniti Si sono “create” e sviluppate queste forme d’arte povera, da li si sono espanse nel mondo,se così si può dire,come in Francia,in Germania, per poi fluire nel resto del mondo.Noi e per noi intendo l’Italia,abbiamo sempre avuto moltissime altre forze,ma per quanto riguarda l’hiphop ci siamo sviluppati molto tardi.Ora le cose stanno totalmente cambiando,soprattutto nel mondo del Rap Italiano.Grazie a moltissimi esponenti con il quale ho la fortuna di lavorare,come Ensi,Raige,lo stesso Rayden,Marracash,fabri Fibra,Emis Killa,Salmo,Club Dogo etc…I’HipHop Italiano sta andando alla grande e si sta sviluppando nel migliore dei modi, grazie ai talenti che si sono sviluppati nell’arco degli ultimi anni.Così è stato anche per il Beatbox.Quando ho iniziato a fare le prime serate vedevo facce ed espressioni attonite e totalmente sorprese,essendo il beatbox, una cosa che se non conosci ti sembra totalmente magia o quasi finzione.Ora c’è sempre stupore ma molta più passione e presa bene.La gente adesso sa cosa sia il beatbox e si diverte ad ascoltarlo.Purtroppo però,in molte occasioni,mi rendo conto che siamo proprio in un paese di “sordi”.Se tutti aprissero un po di più la mente,disposti a dare spazio a tante novità, il beatbox, come molte altre cose,scoppierebbe.Credo che sia una cosa “disumana” in parte e totalmente magica,che stupisce sia il bambino di 4 anni che la persone anziana di 80.I buoni propositi per far recepire questa forma d’arte ci sono.vedremo solo con il tempo quanta visibilità riuscirà a raggiungere.
Se hai già letto qualcuna delle nostre precedenti interviste, è spuntata fuori l’ipotesi di una ‘Nazionale Rapper’ insieme ad altri esponenti della scena. Cosa ne pensi?
Sono completamente gasato da questa iniziativa e spero che si faccia.Sarebbe una bella occasione di riunire il Rap Italiano in un’altra forma,completamente differente e che farebbe divertire noi in primis e i Fan che ci seguono che non hanno mai una vera e propria occasione di vederci in altri ambiti.
Nella scena hip-hop conosci colleghi che se la cavano bene con il pallone ?
So che Roofio (Two Fingerz) se la cava bene con il pallone tra le mani principalmente,in qualità di portiere.Don Joe (Club Dogo) ha avuto anche lui una carriera calcistica e ho sentito che Vacca non era male con il pallone tra i piedi.Con Rayden e Vox P abbiamo spesso parlato di organizzare una partitella,ma fino ad ora non abbiamo ancora trovato un’occasione presi dagli impegni musicali.Tempo fa Giocai a calcetto con alcuni amici del mondo del Rap Italiano,ci siamo divertiti tutti e chi più, chi meno,tra azioni memorabili alla fine la partita l’avevamo portata a casa,facendoci un sacco di risate.
A tuo parere, i migliori talenti ( musicali) della scena hip-hop dove si trovano? Major o indie? O ancora meglio, per andare in Nazionale bisogna per forza passare dalle Major o le Indie si tengono stretti i loro gioielli? Inoltre sappiamo che stai lavorando al tuo album ufficiale sotto Trumen Records. Puoi darci maggiori news o qualche succosa anticipazione a riguardo per i nostri lettori?
I maggiori Talenti dell’hip hop si trovano senza alcun dubbio in America e in Francia, anche se mi sento di dire che anche l’Italia ormai a livello musicale e soprattutto concettualmente, potrebbe presto fare invidia a queste grandi nazioni.Major e indie Label credo che abbiano entrambe lati positivi ma spesso anche negativi.Se per etichette indipendenti si intendono realtà’ come la Trumen Records,una delle poche etichette indipendenti in Italia che lavora come tale,come anche Tempi Duri (Label fondata da Fabri Fibra) e Tanta Roba (Label fondata da Gue Pequeno & Dj Harsh) sono completamente sicuro di dire che siano realtà utilissime alla crescità di un’artista,che lavorano molto bene e che possono sia essere realtà definitive (che aiutano un’artista a formarsi e a creare prodotti di altissimo livello) che essere realtà di passaggio per grandi Major come Sony/Universal per citare degli esempi.Non credo che ci sia una scelta migliore, l’importante è sempre fare giusti accordi che permettano all’artista di lavorare al meglio e all’etichetta di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Per quanto mi riguarda, ho firmato non molto tempo fa con Trumen Records/Saifam Group,un’etichetta indipendente di esperienza,che ha sede a Torino,che sta lavorando al massimo per fare in modo che il mio prodotto esca nel migliore dei modi.Curando insieme a me la maggior parte degli aspetti del mio lavoro,mischiando la mia esperienza artistica con la loro nell’ambito della musica Italiana e non,stiamo raggiungendo ottimi risultati.Il mio disco sarà il primo in italia di questo genere,concepito con questo livello e con questa qualità.Sarà prodotto interamente in beatbox,cosa mai successa nel nostro paese e avvenuta a livello mondiale in una sola occasione, in Inghilterra.Non sarà presente neanche uno strumento per quanto riguarda il lato musicale del mio prodotto. All’interno ci sarà la collaborazione di molti dei più grandi esponenti del Rap Italiano.Da settembre partiranno i video promozionali ufficiali che spiegheranno molti retroscena del mio lavoro. Dalle prime lavorazioni al Karmadillo Studio con i Two Fingerz,all’evoluzione del progetto in Trumen, fino ad arrivare alla vera e propria uscita del disco che sarà’ sicuramente per fine anno,e forse anche un po prima…
Grazie di tutto, Rise, in bocca al lupo e un saluto dai lettori di Calcionews24.com.
Grazie a voi e un saluto a tutti!