2014
Esclusiva Torino, lex Mora: «In Europa torna un club blasonato. Immobile? Al Borussia per riconfermarsi. Il Parma »
I tifosi del Torino possono sorridere e stare sereni, finalmente l’Alta Corte ha deciso: il Parma non ha i requisiti per accedere all’Europa League. Dunque, per posizionamento in classifica, i ducali cedono bagaglio e passaporto ai granata di Giampiero Ventura. Per parlare della strepitosa annata del club di Urbano Cairo, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Nicola Mora, ex Torino e attualmente calciatore dell’Arzanese. Il club campano in questi giorni si gioca la permanenza in Lega Pro.
Nicola, come sta andando con l’Arzanese?
«Tutti speriamo che finisca come ci eravamo prefissati a gennaio, abbiamo fatto una grande rincorsa e sono stati sei mesi intensi. Abbiamo raggiunto i play-out e quindi non possiamo che dire che sono stati mesi positivi, non dobbiamo lamentarci, ma far si che tutti i sacrifici fatti finora non siano vanificati».
Comunque vada a finire, hai già pensato al tuo futuro?
«Ancora no, per adesso penso solo a vincere i play-out con l’Arzanese. Sarebbe un piacere e un onore regalare la salvezza a questa squadra, siamo tutti concentrati. Se dovesse finire in bellezza, sarei felice di poter continuare la mia esperienza in Lega Pro e, perché no, qui. È prematuro parlarne adesso però».
Ieri è uscita la sentenza dell’Alta Corte: il Torino torna in Europa League a discapito del tuo Parma, perché tu sei nato proprio tra i ducali…
«Non può che farmi piacere. Il Torino quest’anno, oltre che coronare un’ottima annata, merita di tornare in Europa sia per il suo passato che per il blasone della tifoseria. Inoltre, sono contento per mister Giampiero Ventura. Ho avuto modo di stare con lui ed è un grandissimo allenatore, ma da un lato sono rammaricato perché essendo di Parma non fa piacere veder eliminata la propria squadra per motivi burocratici e non sportivi. Purtroppo le regole ci sono e vanno rispettate, mi dispiace. La prossima volta un po’ più attenti, anche il Parma aveva fatto una bella annata, stravolgendo tutti i pronostici di inizio campionato».
Proprio oggi Ghirardi ha annunciato che il Parma è in vendita…
«Un ennesimo colpo al cuore. Nel calcio avvengono cose brutte ultimamente, Ghirardi a Parma ha fatto grandi cose. Dispiace che debba lasciare per motivi extra-calcistiche, lui ha dato tanto alla piazza ducale. Nel giro di pochi giorni siamo passati dalla gioia all’amarezza. Nonostante ciò in Europa saremo rappresentati non da una squadra qualsiasi, ma da un club con una grande tifoseria».
Ventura è da diversi anni al Torino, ha condotto campionati straordinari offrendo anche un bel calcio…
«Ventura è un professionista, insegna calcio. Legge bene le partite e fa della tattica la sua miglior virtù, negli ultimi anni ha sempre fatto bene e questo mi fa piacere. Sono stato allenato anche da lui e lo ricordo con molto affetto. Contento che sia arrivato in una città importante come Torino e che abbia portato il Toro dove merita, grande soddisfazione per tutto il popolo granata».
Nella tua carriera hai avuto modo di giocare con Ciro Immobile, com’era ai tempi del Grosseto?
«Arrivò dal Siena ed era molto giovane, ma si notava sin da subito che aveva grandi doti. Un ragazzo umile che si metteva a disposizione della squadra, voleva imparare. Doveva solo aspettare il momento giusto per dimostrare le sue qualità: a Pescara ha fatto cose grandiose, ha avuto qualche difficoltà a Genova al suo primo anno in Serie A, ma a Torino è esploso definitivamente e guarda caso proprio con Ventura. Mi fa piacere, ho avuto un ottimo rapporto con lui a Grosseto, non sta facendo altro che metterle in mostra».
La prossima stagione Ciro Immobile potrebbe giocarla al Borussia Dortmund, uno dei club tedeschi più prestigiosi…
«Dopo un’annata così era normale finire ai vertici del calciomercato, non un caso che un club come il Borussia abbia messo gli occhi su di lui. Sono contento per lui, ma è un dispiacere per il calcio italiano che perde un altro giovanissimo attaccante e capocannoniere. Ciro ha fatto grandi cosi ed è giusto che vada a fare esperienza all’estero e in Champions League. Gli auguro un grande Mondiale con l’Italia se dovesse andarci e grandi soddisfazioni in Europa per la prossima stagione».
A Immobile il duro compito di sostituire un bomber del calibro di Robert Lewandowski…
«Sicuramente, ma conoscendolo non si farà abbattere dalla concorrenza. Quest’anno al Torino ha indossato la 9 di Bianchi, un idolo granata da anni. Non ha sentito il peso, ma ha dimostrato di poterlo tenere tutto. Penso che al Borussia possa riconfermare quanto fatto vedere quest’anno».