Fiorentina, Bertoni: «Beltran uscirà dal letargo dei gol»
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Fiorentina, Bertoni: «Beltran uscirà dal letargo dei gol»

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Le parole di Daniel Bertoni, ex Fiorentina e campione del mondo con l’Argentina nel 1978, sugli argentini in viola

Daniel Bertoni, ex Fiorentina e campione del mondo con l’Argentina nel 1978, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei molti calciatori albiceleste che indossano la viola. Di seguito le sue parole.

BELTRAN – «Sono sicuro che uscirà dal “letargo del gol” perché ha le capacità e tutte le carte in regola per fare bene. Èmolto bravo e dinamico, però non può giocare spalle alle porta perché se lo mangiano i difensori avversari come è accaduto contro l’Inter. Non gli lasciavano giocare un pallone e lui adesso deve capire come agire almeglio contro i difensori avversari. Deve tornare indietro e poi trovare lo scatto decisivo, altrimenti non può diventare efficace».

0 GOL IN CAMPIONATO – «Dopo le due reti realizzate in Conference League in casa contro
il Cukaricki l’ho visto più tranquillo e fiducioso. Io che lo conosco bene so tuttavia che non ha dimostrato ancora nulla. Tornerà l’uomo decisivo che abbiamo visto con la casacca del River Plate, ma credo che abbia bisogno di giocare titolare
».

MANCATA CONVOCAZIONE – «Scaloni questa volta non lo ha chiamato: non può riporre fiducia totale su un calciatore che non viene impiegato con continuità nel proprio club. E poi non dimentichiamoci che il nostro commissario tecnico ha Lautaro Martinez e Julian Alvarez».

NICO GONZALEZ – «Ha già realizzato 8 reti da inizio stagione ed è il miglior marcatore viola, però ha fatto due centri su rigore e da lui me ne aspetto molti dipiù su azione, grazie alle sue giocate. Quello in cui Gonzalez fa davvero la differenza è il saper tornare indietro, recuperare palloni e poi attaccare. In questo è eccezionale».

PER INFANTINO SERVE PAZIENZA – «Molta. Deve abituarsi al calcio italiano perché gli servono esperienza e minutaggio. È stato utilizzato sempre in corsa, fino ad ora, e a volte per pochissimiminuti».

CONCORRENZA – «Mi stupisce in positivo Bonaventura, però ad esempio Barak non è ancora sui suoi livelli. Mi aspetto molto di più da lui in quel ruolo. Anche Ikoné e Nzola devono fare di più nelle rispettive zone».

TEMPO DI ADATTAMENTO – «È stata dura per tutti in Italia. Perfino per uno come Batistuta,
senza pensare a me o Passarella. Giocare in Italia ai miei tempi era ancora più difficile perché noi dovevamo saltare sempre l’uomo. È un fattore importantissimo e non tutti lo sanno fare. Gonzalez in questo è bravissimo
».

OBIETTIVO FIORENTINA – «La continuità perché è una squadra strana. Vince a Napoli
alla grande e poi perde in casa conl’Empoli. E contro il Bologna ha vinto in extremis. Deve pensare all’equilibrio, invece spesso Italiano va all’attacco
».

CHI LO HA STUPITO – «Martinez Quarta è cresciuto tantissimo. È uno deimigliori di
quest’anno e infatti Scaloni lo ha inserito nuovamente nella lista dei convocati della Nazionale. Invece l’ultima volta lo aveva escluso, ora però tocca a lui dimostrare di saperci stare
».