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Polveriera viola: Cognigni esplode

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Non hanno convinto le scelte di Sousa ad inizio della partita

La pentola bolle e potrebbe esplodere a fine stagione: la metafora è perfetta per descrivere l’attuale situazione della Fiorentina, sconfitta anche ieri dall’Udinese, lontana dalla zona Champions League e, a questo punto, a rischio anche in termini di Europa League. Già tra il primo ed il secondo tempo, negli spogliatoi della Dacia Arena, sarebbe successo qualcosa: critiche nei confronti dell’allenatore Paulo Sousa, ormai sempre più vicino al divorzio alla fine della stagione, dal presidente esecutivo Mario Cognigni, che si sarebbe lamentato a mezzo radio nell’intervallo del match. Un clima veramente poco sereno, tant’è che Cognigni, secondo quanto trapelato, si sarebbe fatto sfuggire una frase di troppo a mezza bocca: «Non faccio l’allenatore, ma io sarei partito in maniera forte», in riferimento all’approccio alla gara dei viola, costretti sin quasi da subito ad inseguire un Udinese che sembrava di sicuro più in palla, più in forma, ma soprattutto mentalmente più pronta ad una sfida in cui ci si giocava tanto. 

SOUSA E LE SCELTE: LA FIORENTINA DUBITA – Non hanno convinto le scelte del tecnico portoghese, come quella di lasciare in panchina gente come Nikola Kalinic, Borja Valero e Josip Ilicic inizialmente. Forse l’allenatore viola sottovalutava l’impegno e l’avversario, o semplicemente si aspettava da parte di chi poi è sceso in campo un atteggiamento leggermente diverso, come del resto da lui stesso ammesso a fine partita, quando ha parlato di un approccio un po’ troppo leggero ad una partita che andava affrontata diversamente. La reazione di Cognigni, riportata dall’agenzia Italpress, ha buttato ancora più benzina sul fuoco: da quanto le voci di addio in direzione Zenit San Pietroburgo hanno preso di mira Sousa, la Fiorentina non è praticamente più riuscita a convincere in termini di risultati e prestazioni in campo. A questo punto urge una svolta, ma probabilmente a fine stagione qualcosa accadrà.