2014
Garcia vs Conte, attacco incrociato dei quotidiani: da provinciale a rosicone
ROMA JUVENTUS GARCIA CONTE – Si infiamma la rivalità tra Roma e Juventus e di certo non solo per la corsa verso lo scudetto: a gettar benzina sul fuoco le dichiarazioni di Rudi Garcia e Antonio Conte, due allenatori che non se le mandano di certo a dire. Ed è inevitabile che lo scontro si sposti tra i tifosi, che vivono ancor più appassionatamente tali antagonismi. Capita, però, ed è una tendenza molto attuale, che a schierarsi da una parte o dall’altra siano i quotidiani sportivi. E’ questo il caso, ad esempio, del “Corriere dello Sport”, che stamattina è partito all’attacco dell’allenatore salentino: «Fa sfracelli in Italia ma fuori balbetta e prende sberle anche da turchi e portoghesi. Saranno “chiacchiere da bar”, ma vogliamo dire che la pur maestosa Juve di casa nostra ha vinto almeno quattro o cinque partite che a stento meritava di pareggiare (con il Genoa e con il Parma, i due derby col Torino, l’andata con il Chievo)? La fortuna, si sa, aiuta i provinciali».
Non meno pungente il “Tuttosport”, che, invece, è andato in tackle sul francese: «Non ti crucciare capitano, mio capitano. Non ti consacrano perché rosicano. Il terzo consecutivo successo della Juve certificherà gli altrui fallimenti. I numeri sono impietosi. La Juve continui a tenere la schiena dritta. E liberi la testa. Non si faccia condizionare da strumentali polemiche. Dal Garcia-Rugantino. Dagli sgradevoli sondaggi della Rai sul “futuro” allenatore della Juventus. Dai veleni arrivati da Lisbona».
E, infine, “Il Tempo”, che tratta il caso Enzo Perez, per il quale il Benfica ha attaccato la UEFA e lanciato sospetti sui bianconeri: «Agnelli, in un primo momento, sembrava intenzionato a non segnalare l’episodio, ma lo stesso Chiellini all’uscita dal Da Luz aveva sentenziato: «Ho preso una gomitata, c’è poco da dire». Le immagini dei «colpi proibiti» del difensore della nazionale italiana, che non viene espulso dal 2007 in A, hanno fatto il giro del web e il fatto che sia proprio lui a chiedere giustizia suona un po’ strano. Non solo in Italia».