GdS – Albertini: 6 punti da cui ripartire

Stando alla Gazzetta dello Sport sono 6 i punti fondamentali della politica di Albertini

ALBERTINI FIGC – Demetrio Albertini ha ufficializzato la sua candidatura come presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Dopo le dimissioni di Abete si pensava a Tavecchio come successore ma l’ex milanista si è candidato ieri e stando a La Gazzetta dello Sport avrebbe sei punti fondamentali da cui far ripartire il calcio italiano. Il primo riguarda dare un ruolo centrale alla federazione nella crescita dei giovani, un po’ come succede in Francia con il centro di Clairefontaine. Proprio ai giovani si rifà il secondo punto che obblighi le squadre a investire parte del fatturato nei settori giovanili.

SEI PUNTI – Le altre norme invece riguardano la riduzione delle squadre professionistiche (già ci sarà un bel taglio con la Lega Pro unica ma Albertini vuole passare da 101 a 76), mentre un’altra delle riforme che l’ex milanista vuole apportare è la nascita delle squadre B da inserire in Lega Pro ed eeventualmente in Serie B come accade in Spagna. Si pensa anche a una modifica delle rose, con un tetto massimo di 25 persone e l’obbligo di inserire tesserati cresciuti nel vivaio, un po’ come accade con la Champions League. Infine il punto sei, il più politico: applicare lo ius soli per poter attuare una poltiica come la Germania che ha fatto giocare giocatori nati da genitori non tedeschi, Di seguito un recap delle norme ripreso dalla Gazzetta.

1) Creazione di centri federali e di una commissione che indirizzi l’attività di club per i giovani
2) Investimenti nei settori giovanili rapportati al fatturato
3) Riduzione delle società professionistiche: da 101 a 76
4) Introduzione delle squadre B in Lega Pro (ed eventualmente in Serie B)
5) Limitazione delle rose di A a 25 elementi, con un minimo di giocatori prodotti nei vivai
6) «Moral suasion» per una legge sullo «ius soli» e apertura di un tavolo sulla scuola