Genoa, da Lee al fondo americano | Ts

Abbandonata la pista che porta a Taiwan, spunta quella americana

A tre mesi dalle voci sul possibile ingresso di Michael Lee, che aveva ammesso di essere interessato al Genoa, si registra l’uscita di scena dell’imprenditore di Taiwan. Sembrava tutto fatto per il proprietario di miniere di rubini e smeraldi tra Sri Lanka, Tanzania e Burma, che era entrato già in affari con il presidente Enrico Preziosi per l’azienda di giocattoli ed era deciso ad acquistare il 30-40% del Grifone, invece è uscito di scena. L’estate è passata e la trattativa per l’acquisizione di una quota della società è stata abbandonata.

NUOVE VOCI – Ora si parla di un fondo americano. Il patron Enrico Preziosi ha già provveduto a smentire l’ipotesi, ma da Milano continuano a trapelare indiscrezioni su un imminente passaggio di proprietà: pare, infatti, che sia già in atto la verifica dei conti nella sede di Pegli. Nei giorno scorsi è spuntato il nome della “Gem”, Global Emerging Market, un fondo di investimenti alternativi da 3,4 miliardi di dollari che ha sede a New York e Parigi. Il fondatore Christopher Brown, già accostato al Parma, come riportato da Tuttosport, ha ribadito l’intenzione di non entrare nel mondo del calcio. Di sicuro Preziosi accoglierebbe a braccia aperte nuovi investitori, avendo versato 26 milioni di euro per sistemare i conti rossoblù.