Germania 1974: Il trionfo dell'atletismo sul calcio totale - Calcio News 24
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2009

Germania 1974: Il trionfo dell’atletismo sul calcio totale

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Archiviata la Coppa Rimet, la Fifa istituisce un altro trofeo, la Fifa World Cup, realizzata da uno scultore italiano, Silvio Gazzaniga. Il Mondiale si svolge in Germania appena due anni dopo le Olimpiadi di Monaco che erano terminate in tragedia. L’organizzazione è comunque perfetta e non si registrano atti di violenza.

La formula rispetto al 1970 cambia dalla seconda fase in poi, quando le otto promosse dalla prima fase a gironi, non si sfidano in quarti, semifinali e finale, ma con due gruppi da quattro, le vincenti dei quali si qualificano per la finale. Le seconde dei due gironi invece si qualificano per la finale del terzo e quarto posto.

Un’altra novità  riguarda la gara d’apertura, che non vede più coinvolta la squadra padrona di casa, ma quella detentrice (si tornerà  all’antico proprio in un altro Mondiale tedesco, quello del 2006).

Nel mese del Mondiale (giocato dal 13 giugno al 7 luglio, nelle città  di Monaco di Baviera, Amburgo, Berlino, Dortmund, Dusserdolf, Francoforte, Gelsenkirchen, Hannover e Stoccarda), è l’Olanda dei vari Rep, Neskeens, Rensembrick ma soprattutto Cruijff, a incantare gli spettatori. Una squadra meravigliosa, che pratica il famoso “calcio totale” e che come vedremo, si arrenderà  solo all’ultimo atto, contro la Germania Ovest, rimanendo nella storia, ma non nell’albo d’oro. Praticamente la stessa sorte che toccò all’Ungheria di Puskas nel 1954″¦

Il calcio olandese aveva già  mostrato il suo lato migliore nelle competizioni europee: il Feyenoord aveva vinto la Coppa dei Campioni nel 1969, l’Ajax nei tre anni seguenti.

Ben figura anche la Polonia del bomber Lato (capocannoniere con sette gol), terza.

E l’Italia? I nostri escono al girone iniziale, per la differenza reti. Non siamo riusciti infatti a seppellire di gol il modesto Haiti e abbiamo pagato dazio con un’eliminazione precoce. L’immagine del nostro torneo è l’eloquente “vaffa” che l’ariete azzurro Giorgio Chinaglia dedica a Valcareggi in diretta tv, al momento di essere sostituito.

Le novità  più interessanti sono rappresentate dalla Germania Est, che si prende pure lo sfizio di battere i cugini dell’Ovest in casa loro e dagli africani dello Zaire.

Addentriamoci nei gironi. Nel girone 1, passano il turno le due Germanie. Ma i tedeschi dell’Est fanno uno sgambetto a quelli dell’Ovest con un 1-0 firmato dalla punta Sparwasser, che manda i cugini in seconda posizione. C’è comunque chi pensa che la Germania Ovest si sia fatta i suoi conti e abbia voluto perdere la gara per finire in un secondo girone più abbordabile nel turno successivo. Nel girone 2, stenta il Brasile che pareggia 0-0 con Jugoslavia e Scozia e ha ragione solo sullo Zaire. In questo girone, c’è un arrivo a tre squadre in testa: si tratta della Seleà§ao, della Jugoslavia e della Scozia. Saranno questi ultimi ad avere la peggio, confermandosi una delle squadre più sfortunate di sempre nella storia dei Mondiali: sarebbe stato sufficiente fare un gol in più allo Zaire per passare! Nel gruppo 3, troviamo i primi cenni di un’Olanda tritatutto, che esploderà  definitivamente nel secondo turno. Oltre agli Orange passa il girone la Svezia, che supera in modo agevole l’Uruguay. Nel gruppo 4 infine, l’Italia esce per la differenza reti rispetto all’Argentina. Gli Azzurri superano Haiti solamente per 3-1; gli argentini batteranno in seguito i caraibici per 4-1, dopo aver pareggiato con noi. Per passare il turno l’Italia deve almeno pareggiare con la Polonia, già  prima. Ma quando Capello segna è ormai troppo tardi: finisce 1-2 e si va a casa.

Secondo turno (due gruppi da quattro squadre, passa solo la prima): nel gruppo A l’Olanda conquista tutti, batte 4-0 l’Argentina, 2-0 la Germania Est e 2-0 il Brasile, staccando il biglietto per la finale di Monaco di Baviera. Il Brasile arriva secondo: giocherà  la finalina con la seconda dell’altro raggruppamento, quello che vede prevalere in modo discusso i padroni di casa davanti ad un’ottima Polonia. Perchè in modo discusso? Semplice: all’ultima giornata Polonia e Germania scendono in campo appaiate a 4 punti. I tedeschi, sapendo che l’arma della Polonia è la velocità  mentre per loro è la prestanza fisica, e sapendo anche che basterà  un pareggio per andare in finale, fanno bagnare il campo prima del match, rendendolo un vero e proprio acquitrino, ai limiti della praticabilità . Altri tempi, non c’è che dire. La Germania Ovest va in finale, vincendo 1-0 l’incontro, la Polonia si deve accontentare della finale del terzo posto col Brasile.

Ed eccoci a Monaco di Baviera per la finale. L’arbitro inglese Taylor ha fischiato l’inizio del match da un minuto e il risultato è già  cambiato. La magica Olanda è, infatti, andata in vantaggio con un calcio di rigore concesso nelle primissime battute: dal dischetto Neskeens è rimasto freddo e ha battuto Maier. Gli arancioni credono di avere vita facile, ma non è così. Siamo al 26′ ed è ancora rigore, ma questa volta per la Germania. Il maoista Breitner angola il tiro, Jongbloed (portiere col numero 8) rimane al centro. à? 1-1. In chiusura di tempo, “l’uomo dei piccoli gol”, MÏÂ?ller, insacca con una prodezza la porta degli olandesi. I tedeschi passano in vantaggio e il risultato non cambierà  più. La finale dell’Olympiastadion rimarrà  negli annali come una delle più belle di sempre. Ma ciò non basterà  a consolare gli olandesi, consci di aver avuto la squadra più forte. La nazionale dei Paesi Bassi avrà  un’altra chance quattro anni dopo, ma la sprecherà  ancora.

Il titolo va in ogni caso, ad una nazionale, quella teutonica, che ha una fucina di talenti. Il capitano Beckenbauer è forse il miglior difensore di sempre; MÏÂ?ller è un goleador implacabile; e ancora Vogts, Overath, Heynckes, Hoeness, Breitner, il portiere Maier: il calcio tedesco è in salute e nel 1972 la nazionale aveva vinto anche gli Europei. E dal 1974 al 1976 l’Europa dovrà  assistere al dominio del Bayern Monaco in Coppa dei Campioni.

I risultati di Germania ’74.

Girone 1: Germania Ovest-Cile 1-0, Germania Est-Australia 2-0, Germania Ovest-Australia 3-0, Cile-Germania Est 1-1, Australi-Cile 0-0, Germania Est-Germania Ovest 1-0 (Germania Est 5, Germania Ovest 4, Cile 2, Australia 1).

Girone 2: Jugoslavia-Brasile 0-0, Scozia-Zaire 2-0, Jugoslavia-Zaire 9-0, Brasile-Scozia 0-0, Brasile-Zaire 3-0, Jugoslavia-Scozia 1-1 (Jugoslavia, Brasile e Scozia 4, Zaire 0).

Girone 3: Svezia-Bulgaria 0-0, Olanda-Uruguay 2-0, Olanda-Svezia 0-0, Uruguay-Bulgaria 1-1, Svezia-Uruguay 3-0, Olanda-Bulgaria 4-1 (Olanda 6, Svezia 4, Bulgaria 2, Uruguay 1).

Girone 4: Italia-Haiti 3-1, Polonia-Argentina 3-2, Polonia-Haiti 7-0, Argentina-Italia 1-1, Argentina-Haiti 4-1, Polonia-Italia 2-1 (Polonia 6, Argentina e Italia 3, Haiti 0).

Gruppo A: Olanda-Argentina 4-0, Brasile-Germania Est 1-0, Olanda-Germania Est 2-0, Brasile-Argentina 2-1, Olanda-Brasile 2-0, Argentina-Germania Est 1-1 (Olanda 6, Brasile 4, Argentina e Germania Est 1).

Gruppo B: Germania Ovest-Jugoslavia 2-0, Polonia-Svezia 1-0, Polonia-Jugoslavia 2-1, Germania Ovest-Svezia 4-2, Germania Ovest-Polonia 1-0, Svezia-Jugoslavia 2-1 (Germania Ovest 6, Polonia 4, Svezia 2, Jugoslavia 0).

Finale per il terzo: Polonia-Brasile 1-0.

Finale: Germania Ovest-Olanda 2-1.