2014
Gillet: «Il veleno è tanto. Mercato…»
Il portiere potrebbe lasciare il Torino, se arrivasse una buona offerta
CALCIOMERCATO TORINO GILLET – E’ tornato arruolabile Jean François Gillet dopo 13 mesi di assenza per la squalifica del Calcioscommesse, ma il portiere belga potrebbe fare presto le valigie, perché il Torino, se arrivasse un’offerta interessante, lo lascerebbe partire, visto che non può affidargli il posto da titolare, che spetta a Padelli. Su Gillet al momento si registrano gli interessamenti di Sassuolo e Catania. Intanto ai microfoni di Tuttosport ha confessato le sensazioni provate in questo lungo periodo di assenza dai campi: «Torno dopo il buio totale, ma ora giro pagina, se ne è parlato troppo e male. Quello che mi è successo non lo auguro a nessuno e nessuno può nemmeno immaginare cosa ho provato. Beh, chiaro che il veleno è tanto. E’ stata un’esperienza che un po’ mi ha cambiato. Io ho cercato di allenarmi facendo finta di essere il secondo del Toro per cui alla domenica non giocavo. Non avessi fatto così avrei svaccato».
LE “SIRENE” – Ma Gillet, secondo cui è giusto che ci siano delle gerarchie chiare e definire per i portieri, ha parlato anche a proposito di mercato, aprendo alla possibilità di andar via in caso di giusta offerta: «Già il fatto che si parli di me mi fa piacere, vuol dire che non sono stato dimenticato dopo questa sosta forzata. Qualcosa di buono in carriera evidentemente l’ho fatta. Poi vediamo. Con la società ho un rapporto limpido, dovesse arrivare un’offerta ne parleremmo serenamente cercando di trovare la soluzione migliore per tutti».
TALENTI – Il portiere, che vede un Torino in crescita, ritiene che Ventura dovrà saper gestire al meglio le energie nella prossima stagione, soprattutto se proseguisse il cammino in Europa League; difficile, però, parlare di conferma degli obiettivi in un ambiente che tende ad alzare il livello tecnico, come con l’arrivo di Fabio Quagliarella: «Si capisce subito quando ti viene davanti che è tanta roba. Ma non solo lui, ne sono arrivati altri molto bravi e infatti hanno giocato in club importanti. E questo è uno stimolo in più per tutti». Intanto, però, in casa Torino bisogna fare i conti con il tormentone sul futuro di Alessio Cerci: «A noi non ha detto granché, se ne parla da due mesi ma queste ultime due settimane sono sempre le più bollenti. Dipende da lui e il club».
LA GIUSTIZIA – Infine, Gillet ha parlato della possibilità che il processo penale di Bari possa rendergli giustizia: «Non lo so, può essere. Come uomo sono sereno, la mia dignità è intatta anche se mi sono dovuto fermare per una stagione. Perché Conte ha urlato la sua innocenza e io non ho mai voluto parlare? Ognuno ha il proprio carattere e agisce di conseguenza».